Putignano - Centro anziani come un club della “bella età”
Non solo attività ricreative, al polivalente comunale anche servizi assistenziali per i nonni in difficoltà
Di solito se ne parla perché non funzionano a dovere, ma a sentire i nonni di Putignano, il centro comunale polivalente anziani è il loro regno e guai a chi glielo tocca. A loro piace consideralo un club esclusivo riservato ai nonni, piuttosto che un triste diurno per 'vecchietti'.
Gli spazi attrezzati a disposizione gli consentono di avere un luogo dove socializzare e condividere esperienze ricreative, viaggi, laboratori, persino la ginnastica dolce.
Infatti i frequentatori aumentano di anno in anno: 204 a inizio 2015, con un significativo incremento della presenza femminile che ormai costituisce quasi la metà degli iscritti (45%). Anni addietro invece, il diurno anziani era quasi esclusivamente frequentato da uomini, coma ancora accade in molti comuni pugliesi.
Tutti insieme questi attempati ma intraprendenti signori, collaborano attivamente al corretto funzionamento del centro, promuovendo essi stessi le varie attività. Anche se il polivalente di Putignano è attualmente gestito dalla cooperativa aggiudicataria del servizio comunale, La Serena di Tricarico, il comitato interno istituito da regolamento, prevede infatti anche la nomina di un presidente, un vice presidente e un factotum, eletti tra gli iscritti.
<<Così gli anziani del centro polivalente di Putignano socializzano e si godono la lo bella età con le feste da ballo in occasione di ricorrenze e compleanni, preparando buffet e dolci a colpi di ricette della nonna, con i viaggi, il soggiorno termale e le esperienze di giardinaggio, cucina, ricamo, ecc>>. Precisa la coordinatrice Giuliana Laguardia.
Operando in sinergia con l’assessorato alle politiche sociali del Comune inoltre, le attività e i servizi offerti dal centro polivalente non sono solo ricreative, ma anche di tipo assistenziale, rivolte ad anziani in difficoltà segnalati dai servizi sociali. Per esempio il servizio di lavanderia, curato dalle operatrici del centro che due giorni al mese provvedono a fare il bucato degli anziani che ne hanno bisogno. Con lo stesso sistema viene anche garantito un servizio mensa che permette a persone indigenti di consumare un pasto caldo sul posto o di portarlo via se lo preferiscono. Presente anche il supporto psicologico due giorni al mese per in contri individuali i di gruppo, su problematiche spesso sollevate dagli stessi anziani, come spiega la stessa psicologa, Dott.ssa Giovanna Nocco.
Utilissimo anche il piccolo servizio di tipo infermieristico (è presente un infermiere professionale) che consente ai vecchietti di tenere sotto controllo la pressione arteriosa, la glicemia, di fare iniezioni o piccole medicazioni, ma anche di ottenere utili indicazioni di tipo sanitario.
A valutare tutte le opzioni e le innovazioni possibili per allargare il ventaglio di servizi, l’assistente sociale incaricata Pamela Giotta, attraverso la quale si sta chiedendo all’amministrazione comunale di operare una modifica al regolamento sulle iscrizioni.
Al centro ci si può iscrivere in qualsiasi momento dell’anno, bastano 20 euro (annui), avere compiuto i 60 anni e la residente in loco. Tuttavia il 60enne che si iscrive potrebbe avere un coniuge più giovane, o in alcuni casi, convivere con una persona che conserva la residenza in un altro comune.