Attualità

Putignano - Stop ai prelievi di sangue a domicilio in nero

Scritto da Patrizio Pulvento

Il laboratorio analisi del S.Maria degli Angeli non accetta più le provette provenienti da prelievi domiciliari eseguiti da infermieri ospedalieri o dipendenti Asl

Putignano Ba - Tempi duri per gli infermieri che arrotondavano lo stuipendio con i prelievi a domicilio in nero. Immediata la reazione dei vertici della Asl Bari a seguito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Bari una decina di giorni fa, sui prelievi di sangue a domicilio da parte degli infermieri del Policlinico di Bari.

Lo scorso 11 marzo infatti, il direttore generale Asl Vito Montanaro e il quello sanitario Silvana Fornelli, hanno scritto e a tutti i direttori di distretto, dipartimento e degli ospedali, invitandoli a rispettare e far rispettare le norme vigenti e quelle dettate dai regolamenti interni.

Il fenomeno dei prelievi di sangue a domicilio in nero da parte di infermieri ospedalieri è infatti un costume diffuso praticamente ovunque e da parecchio tempo. Per questa ragione, già da qualche giorno, anche il Laboratorio Analisi del Santa Maria degli Angeli di Putignano accetta solo le provette depositate da infermieri professionisti dotati di regolare partita iva, non dipendenti Asl.

Le norme in tema di prelievo e trasporto di sangue prevedono, infatti, che questo debba essere raccolto da infermieri professionali iscritti all'albo e che il trasporto, dal luogo del prelievo alla struttura sanitaria di analisi, debba avvenire rispettando precise regole, tra le quali l'uso di contenitori impermeabili a tenuta stagna, l'adozione di rastrelliere per provette e di kit specifici per disinfezione in caso di eventuali rotture. In mancanza di tali cautele potrebbe configurarsi l'ipotesi di reato di induzione a promettere utilità e di esercizio abusivo della professione.

Tra l'altro va rilevato che, mediamente, un laboratorio privato autorizzato esegue esami a domicilio, nel rispetto delle condizioni imposte dalla normativa in vigore, costa a prestazione intorno al 10-20 euro. Cioè più o meno lo stesso importo, stando all'ipotesi investigativa, dell'extra pagato dai pazienti che si rivolgono agli infermieri ospedalieri.

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