Attualità

Putignano, vertenza cartapestai: nulla di fatto, ma tornano al lavoro

Scritto da Patrizio Pulvento

Rientrata la protesta dei cartapestai, ma nessuna concessione da parte della Fondazione: i carristi aspetteranno fino a gennaio per le rispettive spettanze

Putignano Ba - Cessato allarme sul fronte carristi vs. Carnevale di Putignano. I maestri cartapestai, che dall’8 dicembre avevano sospeso i lavori di realizzazione dei carri allegorici in segno di protesta, non avendo ancora ricevuto il saldo delle somme relative alla passata edizione del carnevale, nonché l’acconto sulla prossima, sono tornati al lavoro negli hangar.

 

Il dietro-front degli artigiani è arrivato per intercessione del sindaco di Putignano Domenico Giannandrea, su richiesta del cda della Fondazione Carnevale. Nessuna concessione tuttavia è stata accordata ai cartapestai, ma semplicemente è stato loro ribadito che le somme di cui vanno creditori saranno sicuramente regolarizzate a gennaio 2018, grazie alla prima trance che l’amministrazione comunale, principale finanziatore della manifestazione con un contributo annuale di circa 400mila euro, erogherà per la prossima edizione del Carnevale. 

Unica concessione da parte della Fondazione, l’eliminazione di alcune penalità previste dal bando di gara. In pratica, se al posto di tre pupi ne vengono realizzati due, non ci saranno penalizzazioni. 

I maestri cartapestai hanno preso coscienza che ‘la toppa era peggio del buco’ – sottolinea il Sindaco Domenico Giannandrea - poiché la protesta, finita sulla stampa nazionale, si è tradotta in una pessima pubblicità per il nostro Carnevale. Pertanto essi hanno acconsentito ad attendere qualche settimana per i pagamenti e a tornare al lavoro, anche per salvaguardare l’immagine di questa manifestazione così importante per la comunità locale - Ha conluso il Sindaco. 

Si tratta ora di vedere se la pace fatta durerà almeno fino alla prossima edizione del Carnevale di Putignano (prima sfilata il 28 genaio 2018), o subirà eventuali recrudescenze, causate dai frequenti mal di pancia della categoria, non sempre legati ad aspetti strettamente 'pecuniari'.

Vedi, per esempio, le puntuali accese polemiche e il malcontento che seguono ogni anno, a margine della pubblicazione della classifica dei carri allegorici a fine manifestazione.

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