Attualità

Putignano - L'arte della pietra locale raccontata da Giuseppe Miccolis

Scritto da Patrizio Pulvento

Due libri, una collezione di pietre e rocce a guisa si sculture naturali, e tante fotografie che ritraggono l'arte dell'antico mestiere dello scalpellino e del trullaro

Putignano Ba - Ha cominciato a giocarci e a manipolarla fin da bambino, per poi imparare a conoscerne ogni segreto, ad interpretarne i segni e addirittura a comunicare con essa. Giusppe Miccolis è considerato oggi uno dei rarissimi maestri artigiani in grado di lavorare la pietra calcarea. 




Materia prima utilizzata nella costruzione dei trulli, dei muretti e di tanti manufatti, come per esempio le maschere apotropaiche. Materia prima quindi, tornata proprio oggi che la tecnologia corre e le mode passano in fretta, di gran moda.

Giovedì sera, 22 novembre 2018, Giuseppe Miccolis, ha presentato una mostra fotografica di manufatti assieme ad una personale collezione di curiose raffigurazioni in pietra, e la presentazione del volume ‘Le maschere apotropaiche’ realizzato dallo stesso maestro trullaro e scalpellino. L’evento culturale si è svolto nell'auditorium della Chiesa di S. Filippo Neri.

Già autore di un altro interessantissimo volume intitolato ‘L’antica Arte del Trullaro nella Murgia’ (V.Radio Editore), realizzato grazie ad un contributo del GAL Trulli Barsento e del Comune di Putignano, presentato l’anno scorso nella biblioteca comunale di Putignano, Giuseppe Miccolis ha dapprima ricordato finalità e obiettivi dell’associazione da egli fondata “L’antica Arte del Trullaro nella Murgia” con finalità culturali, turistiche e di promozione sociale, per contribuire alla crescita del Territorio, e alla diffusione dell’educazione alla cittadinanza attiva e responsabile. L’associazione organizza infatti percorsi formativi con lezioni dimostrative sull'arte di edificare trulli; lezioni teoriche e pratiche con gli attrezzi antichi usati dai nostri antenati; visite didattiche e culturali per turisti e scolaresche.

Poi il maestro artigiano si è soffermato sui alcuni pezzi della sua collezione di pietre dalle forme curiose sulle quali si possono intravedere suggestive immagini di animali, volti, espressioni facciali, ecc.

Tornando poi alla lavorazione della pietra locale ha presentato la sua ultima pubblicazione, nella quale ha raccolto, con l’aiuto dei suoi due figli Stefano e Paolo, una serie di fotografie che ritraggono le numerose maschere apotropaiche presenti sugli ingressi degli edifici del centro storico di Putignano. Quello di adornare la facciata di un edificio con una maschera apotropaica (che serve cioè ad allontanare influssi magici e maligni), risale a tempi molto remoti, ma alcune sono state realizzate ancora fino ai primi anni del Novecento. Manufatti che rivelano l’elevato grado di maestria degli scalpellini che le avevano realizzate e il livello artistico che gli viene attribuito.

La presentazione così come concepita sarà a breve riproposta in un nuovo contesto, onde dare maggiore diffusione e divulgazione possibile, nonché tramandare, la preziosa arte della lavorazione della pietra locale.

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