Matteo Salvini a Putignano: la cronaca di Palmina Nardelli
La tappa conclusiva del tour elettorale pugliese, «disturbata» dal gruppo di contestatori con striscioni, fischi e cori da stadio
Putignano Ba - Il Ministro degli Interni e leader della Lega Matteo Salvini, nel suo tour elettorale, è arrivato oggi a Putignano. Con il suo comizio non si è distaccato, nello stile e nelle parole, da quelle che da tempo ascoltiamo anche in televisione.
E’ bravo Salvini, con la sua oratoria a toccare le corde della gente. Di quella gente che ha ormai paura del diverso, dei migranti. Infatti ha sottolineato, con tono sdegnato, i due ultimi episodi di cronaca, avvenuti a Celiano e Torino, dove uno di essi ha morso un dito ad un poliziotto che voleva identificarlo, e l’altro ha dato fuoco a una palazzina provocando la morte di due anziani.
«Abbiamo chiuso i porti d’Italia, ora voglio chiuderli in tutta Europa, e da noi entra solo chi ha diritto», ha ribadito il ministro dal palco allestito alle spalle del Municipio, mentre in uno spazio blindato e a loro interdetto, guardati a vista da una squadra di poliziotti armati di manganelli, faceva sentire il suo dissenso un gruppo dichiaratamente antifascista.
Commentando ironicamente la loro presenza Salvini è andato avanti affrontando l’argomento di una «Sanità massacrata da una sinistra che mal governa questa Regione, da troppo tempo e costringe la sua gente a curarsi in altre regioni, lì dove la sanità funziona e non si chiudono ospedali che funzionano come avviene da voi.»
Anche l’Europa è entrata nel suo discorso: «Un’Europa con tante direttive, che decide sulle varie quote, che ci riempie di prodotti agricoli provenienti da altri Paesi carichi di fertilizzanti e di ogm da noi vietati, ed è per questo che vado in Europa - ha sottolineato - per difendere l’Italia, la nostra cultura».
E se a Milano Il leader della lega ha usato il rosario, per raccomandarsi alla Madonna, a Putignano ha mostrato un piccolo crocifisso «Che mi porterò dietro per le prossime settimane». Spiegando che glielo ha regalato una signora novantenne, a Gioia del Colle, che per sentirlo e non potendosi muovere ha chiamato il 118 per farsi accompagnare in piazza, dove gli ha detto: «Che la Madonna protegga tutti voi, che state lavorando per il bene dell’Italia».
E giù applausi e fischi tra imbarazzo e approvazione. Non ha mancato di ricordare il provvedimento da parte della commissione bilancio del Senato, per finanziare l’accensione delle telecamere in asili nido, case di riposo e scuole materne a difesa dei più deboli.
Come si fa in campagna elettorale, ha ricordato anche, che per lui, i villaggi rom e i centri sociali vanno chiusi. E parlando di lavoro non poteva mancare la sua stoccata alla legge Fornero: «Il Governo è impegnato a liberare gli italiani da quella gabbia che si chiama legge Fornero e che stiamo smontando pezzo per pezzo per dare speranze di lavoro a tanti giovani che altrimenti scappano dal nostro Paese».
Temi ormai noti che toccano però 'nervi scoperti' quando si parla alla pancia di persone stanche di subire conseguenze di scelte errate che rivengono dal passato.
Infine, il vice presidente del Consiglio si è detto «Pronto a cambiare le regole europee che ci stanno ammazzando e, pronto anche a confrontarsi sul tema Europa, ad ascoltare proposte», dimenticando, forse che l’Europa non è poi quella matrigna cattiva da punire. Basta entrare nel merito e correggere ciò che non va.
La permanenza a Putignano di Salvini si è conclusa alle 13,45, dopo aver soddisfatto le richieste di tanta gente che si era prenotata per farsi il selfie con il Ministro degli Interni.