Putignano – Il Comune utilizzerà i 300 del reddito di cittadinanza
Potranno essere collocati di supporto nelle scuole, in biblioteca o per la tutela dell’ambiente
Putignano Ba – Misureranno la temperatura corporea e garantiranno le distanze minime di sicurezza all’entrata e uscita da scuola; vigileranno sul corretto conferimento dei rifiuti; saranno di supporto allo svolgimento di manifestazioni pubbliche e daranno una mano in biblioteca. Insomma, finalmente anche a Putignano i percettori del reddito di cittadinanza saranno utilizzati come ausiliari al servizio della locale amministrazione comunale.
La giunta guidata dalla sindaca Luciana Laera, ha approvato la delibera per dare avvio ai cosiddetti “Progetti utili alla collettività” (Puc). In pratica, chi percepisce il reddito di cittadinanza si impegna a partecipare a questi progetti d'impiego attivati dal Comune.
Sono quattro i PUC sinora individuati: Supporto Scuola, Tutela Ambientale; Monitoraggio Civico, Putignano Cultura.
Per la scuola i percettori di rdc residenti a Putignano (poco più di 300), effettueranno servizio di vigilanza e sorveglianza presso le scuole cittadine, durante le procedure di ingresso e uscita degli studenti e di tutto quanto previsto dalla normativa nazionale circa le attività di contrasto e prevenzione del COVID-19 (es. misurazione temperatura corporea, garantire le distanze minime di sicurezza etc.). Potranno essere utilizzati per supportare iniziative di guardiania e/o attività di accompagnamento (es. PIEDIBUS).
Per la tutela dell’ambiente opereranno, in collaborazione con la ditta che si occupa della gestione dei rifiuti solidi urbani anche mediante attività di informazione, sensibilizzazione, promozione e corretto conferimento dei rifiuti, vigilanza.
Previsto anche un servizio di monitoraggio e vigilanza del territorio per tutto ciò che riguarda le attività turistiche, l’organizzazione e lo svolgimento di manifestazioni pubbliche, aggregative e di tutto ciò che riguarda la normativa sulla sicurezza territoriale, anche alla luce dell’emergenza Covid19. Inoltre si dovrà garantire la sorveglianza degli spazi comuni della città invitando tutti a rispettare la distanza minima di sicurezza al fine di evitare assembramenti, il mancato rispetto delle distanze minime di sicurezza e invitare i cittadini a utilizzare sistemi protettivi delle vie respiratorie in aggiunta alle misure di protezione individuale igienico-sanitarie previste dalla normativa vigente di prevenzione e contrasto al COVID-19, ove la normativa nazionale o regionale lo preveda.
Il PUC Putignano Cultura prevede invece attività di front office e back office, catalogazione e servizio prestito, apertura e chiusura della biblioteca comunale, nonché attività di vigilanza e prevenzione anticovid.
«Con questo provvedimento – Spega il vice-sindaco Sandro D’aprile - Abbiamo inteso rispondere non solo ad un reale bisogno di collaborazione nell’espletamento di servizi di pubblica utilità, ma anche alla richiesta più volte manifestata dagli stessi percettori del reddito di cittadinanza i quali, si sono sempre detti propensi a prestare un servizio utile alla collettività piuttosto che restare indegnamente inattivi a fronte delle somme percepite. Inoltre credo che tale “impegno” mantenga questi cittadini molto più partecipi alla vita pubblica...»
È bene precisare: queste persone che porteranno il proprio contributo, in base alle capacità e alle competenze di ciascuno negli ambiti culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, trattandosi di mansioni assegnate all’interno dei confini dei Puc.
La chiamata non sarà rivolta a tutti gli oltre 300 cittadini putignanesi che percepiscono il reddito di cittadinanza, ma a coloro che sono in condizione di svolgere un lavoro, seppur per un massimo di 16 ore alla settimana (il minimo è di 8 ore).