Il Dr. Gianni Intini di Putignano, Direttore Sanitario della Fondazione Giovanni XXIII di Alberobello
Si è insediato ieri alla guida della casa di riposo commissariata per il focolaio Covid. Con lui altri due medici putignanesi: la dott.ssa Rosa Donnaloia e il dott. Francesco Mirizzi
Alberobello Ba - Si è insediato ieri mattina il nuovo direttore sanitario della casa di riposo Giovanni XXIII di Alberobello, voluto dal consiglio direttivo della Fondazione e che affiancherà il commissariamento della Asl.
Si tratta del dott. Giovanni Intini, medico di base di Putignano, specialista in Igiene e Medicina Preventiva, medico del Lavoro ed esperto di Covid-sars, già professore associato di Medicina delle Catastrofi alla Libera Università di Trieste. Ha assunto ieri la direzione sanitaria della casa di riposo, struttura privata di Alberobello dove una settimana fa 59 dei 62 anziani ospiti sono risultati positivi al Covid insieme a 12 dei 23 dipendenti. Un focolaio di 71 persone che è stato subito circoscritto, grazie anche alla celerità degli interventi preventivi promossi dal sindaco Michele Longo in coordinamento con le autorità sanitarie.
Intini, che di recente ha gestito il caso del focolaio Sop a Polignano, è coadiuvato dalla dott.ssa Rosa Donnaloia, esperta in Malattie infettive e dal dott. Francesco Mirizzi, esperto in Neurologia e Geriatria.
La struttura è stata commissariata dalla Asl come prevede in questi casi il protocollo è subentrato il nuovo direttore sanitario al termine di una riunione che si è svolta in presenza dello stesso sindaco Michele Longo, del suo vice, Giuseppe Ricci, del direttore del distretto Asl Vincenzo Gigantelli, del dott. Vito Ricci, che guida lo staff di medici e infermieri della Asl della postazione drive-trough di Alberobello e del presidente della Fondazione Giovanni XXIII, don Leonardo Sgobba.
Nella struttura, inoltre, sono arrivati 12 nuovi dipendenti con un contratto di tre mesi, su forte richiesta del sindaco Longo immediatamente confermata dall’amministrazione della casa di riposo. Da due giorni operano nella casa di riposo i medici dell’Usca (unità speciali di continuità assistenziale), sono arrivati nuovi presidi medici e continuano con puntualità le operazioni di sanificazione.
«La situazione non è gravissima, ma è seria. Ci sono soggetti sintomatici ma in buona salute – dice Intini – ci occorrono altri rinforzi. Basterebbero volontari che si occupino di dare un conforto morale agli anziani anche passando loro un semplice bicchiere d’acqua. Faccio appello alle associazioni del territorio e alla sensibilità degli alberobellesi. Fare il volontario in una struttura come questa, con tutte le precauzioni (tute, mascherine, ecc) comporta lo stesso rischio che qualsiasi persona munita di una semplice mascherina corre quando entra in un bar per un caffè».
Il dott. Intini, tramite il sindaco Longo, ha mobilitato inoltre la rete dei medici di base di Alberobello sia per l’approvvigionamento dei farmaci necessari sia per il collegamento con familiari degli ospiti della casa di riposo. Altri tre anziani sono stati trasferiti ieri in ospedale. Intanto domani mattina ci sarà la sepoltura del 90enne scomparso sabato. Per questo motivo il cimitero di Alberobello sarà chiuso dalle 9.00 alle 12.00 e poi sanificato.
Il focolaio quindi è assolutamente circoscritto alla casa di riposo dove la situazione è costantemente coordinata dal sindaco Michele Longo e dalle autorità sanitarie. La chiusura in via precauzionale di scuole e uffici comunali (solo al pubblico) fino a venerdì e lo stop delle attività sportive ha facilitato il lavoro delle autorità sanitarie nel tracciamento dei contatti e nella circoscrizione del focolaio.