L’Ospedale di Putignano torna all’attività no Covid. Riaperto il pronto soccorso
Resta la terapia intensiva. In otto mesi a supporto della rete emergenziale sono stati trattati 773 pazienti
Putignano Ba – L’Ospedale Santa Maria degli Angeli di Putignano torna ad essere presidio "no Covid" e mantiene 4 posti letti di Terapia Intensiva. Dopo la riconversione post emergenza del San Paolo, il Santa Maria degli Angeli è il secondo ospedale della ASL Di Bari che riparte con la sua attività ordinaria e può contare, a differenza del periodo pre pandemia, anche sulla Terapia intensiva.
Da oggi è stato riaperto il Pronto Soccorso all’interno del quale la direzione medica ha conservato la cosiddetta “zona grigia”, un’area di isolamento in caso di accessi di pazienti sospetti.
Riprendono ad essere operative inoltre le unità di Cardiologia, Chirurgia generale, Geriatria, Medicina e Pneumologia, compresi i servizi di Laboratorio analisi, Radiologia, Diagnostica per immagini: tutto in completa sicurezza per utenti e degenti.
La riorganizzazione del presidio ospedaliero è arrivata al termine di un lungo periodo di assistenza ai pazienti Covid, durante il quale gli operatori con dedizione ed estremo sacrificio si sono messi a disposizione delle persone, fronteggiando ogni fase della situazione emergenziale. “Ringrazio tutto il personale del Santa Maria degli Angeli che è stato un presidio Covid cruciale durante la pandemia – dichiara il direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce – qui sono stati accolti e curati pazienti provenienti da tutta la provincia, con ottimi risultati. Ora la struttura è stata sanificata, riorganizzata e ha in più, rispetto al periodo precedente la pandemia, posti letto di Terapia intensiva – continua Sanguedolce - che rappresentano un ulteriore rafforzamento della offerta ospedaliera per l’utenza del sud est barese”.
In ogni reparto sono stati predisposti percorsi sicuri e separati grazie al mantenimento di alcune stanze dedicate all’attesa dell’esito del tampone molecolare per i pazienti in attesa di ricovero.
Intensa è stata l’attività del presidio a supporto dell’emergenza, entrato nella rete Covid 19 a novembre 2020 con più di 80 posti letto dedicati ai pazienti positivi. Dall’inizio della riconversione – 17 novembre 2020 fino al 30 giugno 2021, in otto mesi, sono stati gestiti 773 pazienti in Pronto soccorso. Sono stati effettuati 454 ricoveri in area medica, 93 in semintensiva, 95 in terapia intensiva e sono stati assistiti altri 184 pazienti provenienti da altre strutture ospedaliere.
Dopo la dimissione dell’ultimo paziente a fine giugno, è cominciata una sanificazione in due fasi: prima detersione e igienizzazione di superfici, pareti, testa letto e suppellettili, poi una ulteriore azione di sanificazione ambientale. A livello strutturale, sono state rimosse alcune delle pareti e delle vetrate che consentivano la separazione delle aree sporco – pulito e ripristinati quasi tutti i percorsi precedenti al Covid.