Putignano - Mercato settimanale: criticità e rischi
Riceviamo e pubblichiamo la seguente analisi tecnica della Serving servizi per l'ingegneria di Putignano, relativa a problematiche irrisolte del mercato settimanale
Putignano Ba - Il testo integrale della nota. Sono ormai trascorsi molti anni da quando si è cominciato a parlare di sicurezza per le attività commerciali temporanee su suolo pubblico (mercati rionali), tanto che già nel 2014, una circolare ministeriale 3794 dava le indicazioni su come regolamentare questo tipo di attività.
Lo scopo era quello di garantire la sicurezza per il personale addetto e per gli avventori soprattutto a riguardo del rischio di incendio prodotto da impianti a gas (fornelli, stufe, ecc.) ma anche possibilità di intervento dall’esterno per l’accesso rapido di vigili del fuoco e di ambulanze nei fabbricati interessati alle attività occasionali.
Negli ultimi anni si sono aggiunti motivi di sicurezza per prevenire e scongiurare attentati e per ultimo le misure di sicurezza anti Covid di tipo prettamente sanitario.
A Putignano il problema ha interessato le varie amministrazioni che si sono succedute tanto è stato aperto un dibattito al fine di risolvere i vari problemi prospettando ipotesi di delocalizzazione in aree più ampie, accessibili e attrezzate, senza però addivenire a soluzioni condivise e soprattutto risolutive di tutte le criticità riscontrate nell’area urbana più centrale nella quale si è orientata la scelta politica finalizzata a mantenere la tradizione del mercato settimanale.
Orbene, si sono certamente fatti alcuni passi in avanti finalizzati alla messa in sicurezza (vedi Covid e spazi a disposizione) ma appaiono inspiegabili alcune scelte e mancanza di soluzioni adeguate che riguardano:
- Carenza di parcheggi;
- Disposizione quanto meno criticabile delle postazioni di vendita e degli automezzi a loro servizio.
- Assenza di protezione alle incursioni esterne degli spazi dedicati;
- Insufficienza di percorsi separati per pedoni ed automezzi;
- Mancanza di sistema organizzato per la raccolta dei rifiuti-
Entrando nel dettaglio possiamo così osservare:
-i parcheggi per i mezzi pesanti dei commercianti sono distanti dal punto di stallo ed insufficienti tanto da occupare i posti auto dei clienti con conseguente intasamento degli spazi, soste irregolari ecc.
- spesso gli automezzi degli ambulanti sono integrati allo spazio espositivo per cui rimangono in permanenza per tutta la durata della vendita sullo stallo loro assegnato che, in maniera assolutamente illogica, è posizionato in affiancamento al marciapiede (vedi corso Umberto I) in maniera tale da formare una fila di automezzi “incastrati” fra di loro in senso longitudinale e bloccati da una parte dal marciapiede e dagli alberi e dall’altra dalle stesse bancarelle piene di merce esposta; la rimanente superficie stradale, ed entrambi i marciapiedi, viene occupata dai pedoni e clienti che possono percorrerli liberamente.
A questo punto viene spontaneo fare una considerazione: se un automezzo dovesse prendere fuoco per un possibile corto circuito come si potrebbe evitare un disastro? Ovviamente non ci sarebbe scampo per nessuno dal momento che gli automezzi non potrebbero essere spostati se non incominciando dal primo per consentire a tutti gli altri, uno alla volta, di allontanarsi dal luogo dell’incidente. Evidentemente questa ipotesi non è stata mai presa in seria considerazione e la cui soluzione sarebbe facilmente attuabile invertendo la posizione dei mezzi posizionandoli al centro della carreggiata e rivolgendo lo spazio espositivo verso il marciapiede spazio questo naturalmente e funzionalmente dedicato ai pedoni.
Con questa soluzione di eviterebbe anche l’inconveniente ed il rischio causato da quegli automezzi che, arrivati in ritardo per il loro posizionamento, sono costretti a sovrapporsi ai clienti con grave possibilità di incidenti (vedi mercato della frutta e verdura).
- Il percorso dei pedoni spesso risulta interferente con il traffico veicolare di attraversamento e quello degli operatori: in uscita dal mercato della frutta e verdura, infatti, i pedoni non trovano alcun percorso loro dedicato e sono costretti ad occupare la via Noci con le borse e carrelli pieni in completa balia dei mezzi in transito su via Noci ed in affiancamento ai mezzi pesanti parcheggiati a ridosso del muro che delimita l’ex mercato boario.
- Gli accessi più esterni all’area mercatale non sono mai provvisti di dissuasori od ostacoli che possa impedire l’ingresso fra la folla di un automezzo fuori controllo.
- Manca un efficiente sistema di raccolta dei rifiuti prodotti dai commercianti tanto che al momento del loro allontanamento si assiste ad uno spettacolo indecoroso di buste di plastica carte e quant’altro disperso per le strade; rifiuti questi che si disperdono in maniera incontrollata soprattutto in presenza di vento.
Mi sembrano osservazioni queste che dovrebbero far riflettere i responsabili per adottare le soluzioni del caso con modestissimi costi ma con notevole incremento della sicurezza generale.
(Serving Srl servizi per l'ingengeria)