Putignano – Cittadinanzattiva su reparto di oculistica: eccellenza, ma manca il laser a eccimeri
Immediata la replica del primario Dott.Colonna: l’apparecchio è nel piano investimenti della Asl Ba 2023-25
Putignano Ba – Com’è noto, il reparto di Oculistica del S.Maria degli Angeli di Putignano guidato dal Dott. Giovanni Colonna è divenuto uno dei fiori all’occhiello di questo nosocomio, nonché punto di riferimento per la chirurgia oftalmica al livello regionale.
In effetti, l’ospedale di Putignano in passato era stato dotato di laser ad eccimeri. Tuttavia, nel 2011, proprio quando venivano avviati i lavori per le nuove sale operatorie destinate alla chirurgia oftalmica, il reparto era stato privato del laser a eccimeri detenuto fino ad allora in regime di noleggio per un costo di 18mila euro mensili.
L’assenza di questo fondamentale strumento, spiegava nel 2012 l’allora facente funzioni di primario Dott. Francesco Liuzzi, non consente l’esecuzione di alcuni importanti tipi di intervento di chirurgia refrattiva che servono a correggere difetti visivi quali miopia, ipermetropia ed astigmatismo e presbiopia, ma anche per risolvere patologie oculari complesse anche trapianti di cornea, i glaucomi laser-assistiti, o astigmatismi post trapianto di cornea, trattabili solo con il laser.
Per fortuna però, grazie alle ragguardevoli performance odierne del reparto e la rinnovata attenzione per il S.Maria degli Angeli da parte delle autorità sanitarie regionali, già a fine 2019 era stata fatta richiesta per riottenere il laser ad eccimeri.
Richiesta che potrebbe essere a breve assecondata dalle autorità sanitarie pugliesi, come spiega il Dott. Giovanni Colonna, odierno direttore del reparto:
Il sottoscritto e la Direzione Strategica della Asl/Ba in questa prima fase di ristrutturazione, rifondazione e ripartenza del presidio ospedaliero di Putignano e della UO di Oculistica, ha già privilegiato l’acquisizione di apparecchiature e tecnologie di assoluta avanguardia per il trattamento di patologie chirurgiche complesse dell’occhio di non comune riscontro, per la fruizione di interventi chirurgici che altrimenti avrebbero costretto un numero rilevante di pazienti a viaggi della salute non più tollerabili”.
Il riferimento è tra gli altri, al moderno microscopio operatorio 3D, un’apparecchiatura innovativa, la prima acquistata dalla ASL Bari, che consente di eseguire interventi ad elevata difficoltà non più guardando nel piccolo oculare del microscopio, ma osservando il campo operatorio su un monitor di 50 pollici con una visuale davvero notevole.