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Putignano - "L'ultimo sopravvissuto" dell'ultramaratona è Vito "Iron" Intini

Scritto da Patrizio Pulvento

A 55 anni suonati ha tagliato da solo il traguardo dopo 36 ore di corsa a Castellaneta. Entra a far parte del Team Italia che rappresenterà la Nazione al mondiale ad ottobre 2024

Putignano - Castellaneta - L'Ultimo Sopravvissuto è una gara speciale che si è corsa a Castellaneta con partenza alle ore 09,00 di sabato 6 aprile e che ha visto il nostro atleta dei record Vito Intini, ancora una volta come magnifico protagonista e incontrastato vincitore.

E’ arrivato solo al traguardo, davvero come “l’ultimo sopravissuto”, dopo 36 ore di corsa, portando a termine la sua gara mentre scopre sotto la maglia degli Amatori la dedica commossa a sua moglie Marica e allo Zio Battista Lattarulo. Entra così a far parte del Team Italia che rappresenterà la Nazione al mondiale ad ottobre 2024

Ma cerchiamo di capire meglio come è andata.

Backyard, in Italia denominata “L’ultimo sopravvissuto” (last man standing), è una gara di ultramaratona inventata in Tennessee (USA) circa dieci anni fa. Si svolge su un circuito di 6,7 Km che va percorso entro un’ora (alla portata di tutti i podisti amatoriali). Alla seconda ora c’è una nuova partenza per il secondo giro e chi non si presenta allo sparo viene eliminato. Poi c’è la terza ora, la quarta ora e così via. Si corre ad oltranza finché resta un solo corridore.

Le Parole del Campione:
«Ho fatto gare e record strani – Dichiara Vito Intini - ma questa era nei miei pensieri da un paio di anni perché esalta le doti umane della menti e non quelle della fisicità (più vicine al mondo animale). Non ci sono tabelle di allenamenti.- Prosegue l’indomito ultramaratoneta. - Impossibile dare indicazioni serve solamente un ossessione per l’obiettivo. La cura quasi maniacale della ripetitività della precisione della fermezza. Non la velocità e non la forza, nessuna dote genetica è richiesta. Bisogna essere umano per vincerla… Ci sono volute 36 ore, 36 giri per sfiancare gli altri atleti… 36 ore senza dormire assumendo oltre 8000 kcal di liquidi e solidi.

Ho usto 6 paia di scarpe un cambio ogni 6 ore. – Aggiunge Intini. - Solo due maglie una per il giorno una per la notte. Se sentivo caldo (di giorno) bevevo di più. Se sentivo freddo (di notte) mangiavo di più. Era la mente che guidava il corpo e non il corpo la mente. Tutte le esigenze erano guidate da uno schema definito nella mente. Sentivo scariche le scarpe con cui correvo? Non importa dovevo terminare le 6 ore che avevo schematizzato nella mente. Solo così posso sentirmi tranquillo e al sicuro…

Giuseppe Vinella mi ha assistito in modo perfetto; anche nei momenti più critici. Sempre attento alle miei esigenze. Davvero Bravo! Un ultimo giro va fatto ugualmente – Conclude esausto l’atleta. - Anche se non ci sono più atleti. Corri da solo. Era già buio. In quell’ora ti passa la vita davanti all’occhi. Quante sfide, quante vittorie….».



A Castellaneta la partenza è stata alle ore 09,00 di sabato 6 aprile. 32 gli atleti che si sono sfidati. Dopo 24 ore di gara e quindi 24 giri, sono rimasti in 7. Il podio (virtuale) si ha al 32°giro quando si presentano in 3 alla partenza: Vito Intini, Francesca Ferrero e Alessandro Gomiero (ques’ultimo si ritira al 34° giro, lasciando la sfida finale a Vito e Francesca). Allo start del 36° giro si presenta solo Vito Intini che porta a termine la sua gara. La sua mano destra stringe la bandiera Tricolore.

Per la prima volta il trofeo messo in palio a Castellaneta, resta in puglia. Per Vito si è trattato della sua prima esperienza in una gara di questo genere. Entra a far parte del Team Italia. Orgoglio putignanese. Vito ha dedicato la sua più formidabile vittoria allo Zio Battista Lattarulo che in tante competizioni lo aveva accompagnato e assistito: “Questa VITTORIA è tua caro Zio...”. Questa la dedica accorata di Vito Intini.

La gara Backyard ha conquistato da subito in mondo delle ultramaratone tanto che è stato istituito un mondiale sia individuale che a squadre che si disputano ogni biennio. In Italia le prove sono 3: Milano, Faenza e Castellaneta Marina. Le prove sono selettive per la formazione del Team Italia che rappresenterà la Nazione al mondiale. Il prossimo mondiale a squadre si disputerà ad ottobre 2024 nel paese della nazionale (per l’Italia proprio a Castellaneta Marina). Il Team sarà composto dai vincitori delle singole prove e da coloro che avranno completato il maggior numero di giri (alla fine di ogni gara tutti gli alteti sono inseriti in una graduatoria riportante il numero di giri fatti).

Il format della gara è identico per tutte le 3 prove. Il percorso misura Km. 6,700 ed ogni atleta può affrontarlo, a passo libero, avendo a disposizione 60 minuti di tempo. Alla seconda ora c’è la partenza per il secondo giro, al quale prendono parte coloro che hanno terminato il giro precedente entro il limite, pena l’eliminazione. Si va avanti ad oltranza fino a quando si presenta allo start un solo partecipante il quale dovrà completare l’ultimo giro per essere proclamato “ultimo sopravvissuto”.

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