Attualità

Il parcheggio per disabili non piace ai condomini: appello di una lettrice

Scritto da Patrizio Pulvento

La difficoltà quotidiana di chi vive con una disabilità e l'inciviltà dei parcheggi riservati occupati. La replica dell'Ass. alla Polizia Locale Marco Certini

Putignano Ba - Riceviamo pubblichiamo l’appello di una nostra concittadina impegnata nella cura della mamma disabile, titolare di uno stallo domiciliare riservato per invalidità, quest’ultimo esecrato e inviso da vicini e condomini.

Non solo infatti il parcheggio riservato risulta essere spesso occupato impropriamente, quand’anche qualcuno lamenta addirittura un certo fastidio per quello spazio sottratto alla sosta ordinaria.

Il testo della lettera.

Gentili lettori, mi permetto di scrivere per portare alla luce una situazione sempre più difficile che riguarda la mia famiglia e molte altre persone che convivono con una disabilità. Mia madre, con problemi seri di deambulazione, ha un parcheggio riservato ai disabili sotto casa, un diritto fondamentale per permetterle di vivere con un minimo di autonomia e facilitare le sue uscite quotidiane. Tuttavia, negli ultimi tempi, siamo costantemente costretti a fronteggiare un problema molto grave: l’occupazione abusiva del nostro posto riservato.

Automobilisti che si fermano per "scaricare velocemente qualcosa", persone che parcheggiano in attesa di amici o familiari, condomini che traslocano, e perfino chi si lamenta apertamente, ritenendo che quel parcheggio disabile abbia "tolto spazio" a chi vive nel quartiere. È sorprendente e frustrante vedere come ci sia chi considera un parcheggio per disabili una sorta di "privilegio" non necessario, anziché un servizio indispensabile per chi, come mia madre, vive in condizioni di difficoltà.

Purtroppo, alcuni condomini della nostra palazzina hanno più volte manifestato il loro disappunto, considerandolo un fastidio che riduce la disponibilità di parcheggi per i residenti. Comprendo le difficoltà legate alla mancanza di posti auto in città, ma vorrei ricordare che questo parcheggio è stato assegnato non per un capriccio, ma per una reale esigenza. Non si tratta di sottrarre uno spazio a chi è sano e in grado di camminare, ma di garantire un DIRITTO FONDAMENTALE a chi, purtroppo, non ha le stesse possibilità.

Ogni volta che troviamo il nostro posto occupato abusivamente, siamo costretti a cercare un parcheggio alternativo, spesso lontano, con tutte le conseguenti difficoltà che questo comporta per una persona con disabilità. E ogni volta, aumenta il senso di frustrazione per un gesto di totale mancanza di rispetto, che potrebbe essere facilmente evitato se solo ci fosse più consapevolezza e senso civico, l'educazione civica, per l'appunto, che ci insegnano a scuola.  

Il parcheggio disabile è stato richiesto nel 2022. Da quel momento in poi abbiamo segnalato ai vigili non so quante volte il parcheggio abusivo ma non sempre sono intervenuti prontamente a causa di altri impegni su strada che capisco. Poiché però abbiamo fatto mettere circa una decina di multe i condomini della palazzina si sono allarmati.

E la motivazione che mi spinge a pubblicare questa lettera è in realtà la frase che uno dei condomini ha detto a mia sorella la settimana scorsa e la riporto cosi come è stata detta : "Questo parcheggio sta creando non pochi problemi al condominio". Non riesco a spiegare a parole la sensazione che abbiamo provato nel sentire queste parole, come se la disabilità di mia madre sia essa stessa un problema!

Le parole del condominio sembrano suggerire un’incomprensione profonda della realtà e delle necessità delle persone con disabilità. Un parcheggio riservato, soprattutto in casi di necessità legati a una disabilità, è un diritto sacrosanto, non un privilegio. La frase che ci è stata detta fa sembrare che il problema sia la presenza del parcheggio stesso, mentre, in realtà, il vero problema è l’insensibilità e la mancanza di empatia. Siamo locati in una strada dove un posto disabile vuoto fa gola a chi deve andare dal parrucchiere, dal dentista, dall'estetista, dal macellaio, e questo rende ancora più stancante la cosa.

Con questa lettera, chiedo non solo maggiori controlli e sanzioni più severe per chi infrange le regole, ma anche una riflessione da parte di tutti: chi occupa un parcheggio disabili senza averne il diritto, sta arrecando un danno concreto e significativo a persone che già affrontano sfide che molti non possono neanche immaginare. Inoltre, mi rivolgo ai miei vicini e a chi condivide il quartiere: quel parcheggio non è un lusso né una comodità per pochi, ma una necessità. Un po' di comprensione e rispetto potrebbe fare la differenza nella vita di chi, ogni giorno, si trova a lottare con limitazioni fisiche.

Spero che questa mia segnalazione possa sensibilizzare l’opinione pubblica e incoraggiare le autorità a prendere provvedimenti concreti per migliorare la situazione, per il bene di tutte le famiglie che vivono condizioni simili alla nostra.

Grazie per l'attenzione.  Cordialmente, La figlia di una disabile (lettera firmata)

La replica dell’Assessore alla Polizia Locale Marco Certini

Più controlli e sanzioni, ma anche più sensibilizzazione dei cittadini su questi temi

Siamo purtroppo a conoscenza della situazione di tante famiglie con persone con disabilità che combattono per vedere riconosciuti i loro diritti in termini di viabilità. E' vero: c'è molto da fare e, come amministrazione, stiamo studiando un piano di attuazione concreto e fattivo per poter utilizzare le risorse destinate in questo senso. 

A coloro che non rispettano i posti riservati, ci tengo però a dire che queste autorizzazioni non vengono concesse senza motivo, ma a seguito di reali esigenze che vengono confermate da organi predisposti. Quindi non è un optional rispettarli, ma piuttosto un obbligo. E' altresì chiaro che Putignano ha un problema di parcheggi, e ci tengo a rassicurare che stiamo lavorando affinché, nel corso del mandato, si mettano serie basi per la risoluzione del problema. Si tratta di soluzioni complesse che hanno bisogno di un approccio serio, e non di soluzioni palliative. Per adesso, però, è fondamentale rispettare le regole perché significa imparare ad avere rispetto e cura di tutti.

In questo momento, come assessore alla viabilità e alla Polizia Locale, il mio indirizzo è spingere per controlli sempre più serrati degli agenti di Polizia Locale, anche e soprattutto in questi casi, sebbene i nostri agenti purtroppo non riescono a garantire un controllo immediato di tutte le zone della città. A questi controlli seguiranno sanzioni, lì dove sarà necessario procedere. Ad ogni modo, mi auguro potremo contare sempre di più sul rispetto di tutti i cittadini e sull'osservanza delle regole. Siamo diventati città, e come cittadini dobbiamo iniziare a comportarci.

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