Attualità

Putignano, ecco quanta TV guardano i nostri ragazzi

Scritto da Graziana Intini

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Lo studio è stato sviluppato in circa due anni dall'associazione Festina Lente Junto di Putignano, attraverso un questionario sottoposto a tutti gli studenti delle scuole cittadine , per capire le loro abitudini televisive. sul sito http://www.festinalente.tk/ , è possibile scaricare il quaderno "I figli del tubo catodico" con i risultati della ricerca

Putignano (Ba) - Un lavoro certosino, e di indubbia utilità quello presentato dal Circolo Culturale Junto FESTINA LENTE, Presidio del Libro di Putignano, con il Patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Putignano, nel corso dell'evento: "UN GIORNO SENZA TV - Incontri di sensibilizzazione all'uso consapevole dei mass media".

Venerdì 30 marzo 2012, a partire dalle ore 10,00, presso la Scuola Media "Stefano da Putignano" l'Associazione ha presentato il suo primo "Quaderno", intitolato "I figli del tubo catodico", scaturito da un'indagine statistica sulle abitudini televisive degli studenti delle scuole putignanesi.



Ha esposto i risultati della ricerca il dott. Egisto Scalini ed è intervenuto il dott. Luigi Corvaglia, responsabile del Dipartimento Dipendenze Patologiche della ASL BA ed ha moderato l'incontro l'avvocato Giuseppe Bianco.

Il dott. Luigi Corvaglia, attraverso l'utilizzo di slide, ha illustrato gli aspetti patologici dell'uso della televisione, del cellulare, dell'I-Pod ed ha dato ai ragazzi della scuola dei link per misurare il loro grado di dipendenza da televisione ed altri strumenti dei nuove tecnologie.

Alle ore 18,00 dello stesso giorno, presso la Biblioteca Comunale "Filippo Angelini De Miccolis" di Putignano si è svolta la presentazione del libro "E.Brain - Sfide formative dai nativi digitali", con la presentazione e l'intervento degli autori del testo, la prof.ssa Rosa Gallelli dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" ed il Prof. Giuseppe Annacontini dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".

Hanno moderato l'incontro il Dottor Egisto Scalini e l'Avvocato Giuseppe Bianco.

L'avvocato Giuseppe Bianco ha così spiegato l'iniziativa alla nostra testata: "La nostra associazione si occupa di libri, per conoscere la "parte avversa del nemico" abbiamo pensato di somministrare circa 2 anni fa un questionario a tutti gli studenti delle scuole di Putignano, per capire le loro abitudini televisive e da questo è scaturito un libro, che stamani abbiamo presentato alla scuola media "Stefano da Putignano", ed una ricerca statistica sui risultati che stamattina (e in breve questa serata) il dottor Scalini ci presenterà, dove verranno fuori gli atteggiamenti che hanno i ragazzi della nostra comunità nei confronti della televisione e dei nuovi Media.

Per questa giornata, che abbiamo intitolato "Giorno senza TV" (che in realtà è poco), abbiamo pensato di invitare il prof. Giuseppe Annacontini e la professoressa Rosa Gallelli per allargare al settore dell'insegnamento del rapporto tra insegnanti e allievi alla luce dei nuovi Media, quindi Internet e Social Network, quindi gli aspetti positivi e negativi sulle menti dei ragazzi di queste nuove tecnologie."

Il dottor Giuseppe Annacontini: " Il libro fa parte di una ricerca nazionale che vede coinvolte le Università di Bari, Foggia, Urbino e di Bologna, quindi è parte di un progetto ben più grande e le motivazioni che hanno portato ad affrontare questo è la certezza che l'uomo non si scinde da quelle che sono le sue opere e di conseguenza quelli che sono gli strumenti che gli uomini utilizzano per giocare, apprendere e vivere, in maniera rilevante determinano il suo modo di pensare, il suo modo di relazionarsi.

I videogiochi o gli amplificatori culturali delineano una forma di distanza tra l'azione formativa e il modo in cui i soggetti (i cosiddetti nativi digitali) sono in grado di pensare e di categorizzare la realtà che vivono.

Chi corre il rischio di questa asincronia tra l'azione formativa e la mentalità dei ragazzi, può portare a una dispersione di opportunità.

Purtroppo la società della conoscenza investe tutto sulla capacità del soggetto di essere prestante da un punto di vista cognitivo e della velocità di gestione e manipolazione dei saperi, il nostro compito non è un informare e uniformarsi al ragazzo o alla mentalità dei videogiochi e delle nuova tecnologie, ma cercare concretamente di non mandare dispersi i potenziali."

Secondo quanto emerso dall'indagine sulle abitudini televisive degli studenti delle scuole putignanesi, a guardare la tv tutti i giorni sono il 60,56 % degli studenti.

La maggior parte dei ragazzi prevalentemente guardano la televisione per almeno un due ore al giorno ed una piccola percentuale arriva a guardare la tv per oltre 8 ore!

Gli studenti per attingere a notizie, si servono principalmente di televisione (35% circe) ed internet (45%), ed utilizzano sempre meno quotidiani/riviste o radio.

Il 5 % dei ragazzi guarda i telegiornali quasi mai, il 45% raramente e il 50% circa tutti i giorni.

Guardare programmi televisivi o reality, trasmettono a molti ragazzi sentimenti negativi quali la violenza, sesso, trasgressione, paura, ansia, rabbia o indifferenza; ma anche sentimenti positivi quali amicizia, amore e divertimento.

I sentimenti positivi "colpiscono" le femmine poiché, come ha detto il dottor scalini durante il suo commento alla statistica, esse assumono un atteggiamento passivo di fronte alla televisione rispetto ai maschi che hanno un atteggiamento più attivo e in essi prevalgono sentimenti negativi.

Ma per quale motivo la tv piace?

Il 23,61 % degli studenti ha scelto l'opzione "mi fa rilassare", il 20,62 ha scelto l'opzione "divertente", il 19,27% pensa che la tv fa conoscere nuove cose, il 18,37% vede lo strumento come una forma di compagnia, il 9,75% pensa che esso trasmette nuove idee e il restante 8,39% sceglie la tv poiché può guardarla con amici.

Riportiamo inoltre, alcune risposte che hanno attirato la nostra attenzione per far capire il modo di pensare dei nostri ragazzi.
Ponendo la domanda "la tv ti piace soprattutto perché?" è emerso che molti ragazzi amano la televisione poiché non hanno altro da fare e poiché la considerano un modo per distrarre la mente. Una risposta curiosa ed interessante a questa domanda, è stata data da una ragazza diciannovenne che ha così scritto: "ci fa vivere in un mondo di ignoranti".
I programmi che piacciono di più ai ragazzi sono: il TG (poiché informa più facilmente di un giornale quotidiano); Studio Aperto poiché è ritenuto un notiziario giovanile ed interessante; "Italian's got talent" poiché secondo un ragazzino quattordicenne, fa diventare persone famose; programmi divertenti, per rallegrare; Striscia la notizia che secondo un ragazzo di 14 anni mostra ironicamente i veri problemi e tanti altri tra cui reality o telefilm, ritenuti interessanti per passatempo.
Secondo quanto emerso, la maggior parte dei i ragazzi attingono alle notizie attraverso genitori, parenti e amici (risposta di una ragazza di quattordici anni) o da voci che girano (ragazzo di quindici anni).

In realtà giorno "senza tv" è riduttivo, poiché bisogna sensibilizzare i più giovani a non lasciar atrofizzare la propria mente dalle nuove tecnologie, ed aiutare i "nativi digitali" a farne un uso corretto al fine da non lasciarsi offuscare il cervello dagli aspetti negativi che comportano guardare tv (soprattutto reality che trasmettono falsi miti ed istigano alla superficialità), giocare a videogames o navigare in internet.

L'iniziativa è comunque stata molto interessante e soddisfacente per tutti coloro che l'hanno seguita.

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