Il CdA del Conservatorio respinge le accuse di mala gestione
In conferenza stampa il Presidente dalla Fondazione S.Maria degli Angeli Pietro Console, spiega come fi fatto, le odierne difficoltà economiche dell’ente rinvengano dalla “gestione allegra” della precedente amministrazione
Putignano Ba – Nella precedente gestione presieduta da Papanice si spendeva in modo sconsiderato, si dispensavano favori clientelari e non si tutelava l'integrità dei cespiti ricompresi nel patrimonio.
Lo ha rivelato l’attuale consiglio d’amministrazione della Fondazione Santa Maria degli Angeli di Putignano (ex Conservatorio), presieduta dal Dott. Pietro Console, che ha convocato una conferenza stampa ad hoc, per rispondere alle accuse della corrente “cattiva gestione” emerse a seguito di interpellanza del PdL discussa nell’ultimo Consiglio Comunale, nonché per annunciare azioni legali nei confronti di questi ultimi, contro le dichiarazioni proferite e non rispondenti al vero.
“Siamo stati accusati di clientelismo ed è stato puntato il dito sui nostri ultimi bilanci” - ha chiosato il Dott. Console – “quindi è arrivato il momento di mettere alcune cose in chiaro”. Il presidente Console ci ha tenuto a ricordare che la Fondazione S.Maria degli Angeli si regge totalmente sul suo patrimonio e sulle attività in esso sviluppate, pur essendo controllato dal Comune e dalla Regione Puglia. Il bilancio 2012 indica rendite per 150mila euro per un totale di spese di gestione di 143.500 euro, alle quali vanno sommate le imposte IMU e TARSU per un saldo passivo di -7.800 euro.
Un importo di fatto coperto dall’avanzo di gestione di 8mila euro dell’anno precedente. Con la prospettiva un bilancio per l’anno corrente sicuramente più fruttuoso dopo la riorganizzazione dell’ente. Dati sostanzialmente diversi dunque, da quelli contestati da Valentini in Consiglio Comunale.
Il presidente Console ha poi incalzato sintetizzando che le difficoltà a far quadrare i conti oggicon conseguente decisione di riformulare i rapporti di lavoro e riorganizzare i servizi, rinvengono invece proprio da una certa gestione “allegra” ereditata dalla vecchia amministrazione composta da Papanice, Angelo Catucci, Vanna Verna e Luigi Albanese (tutt’ora in carica). Documenti alla mano Console ha enumerato una serie di operazioni degne di riflessione.
Il vecchio consiglio d’amministrazione convertì nel 2011, a fine mandato, i contratti a termine del personale, in contratti a tempo indeterminato, facendo impennare così la relativa spesa da 190mila a 253mila euro. Tra le altre voci di spesa degne di osservazione durante la gestione Papanice, quasi 45mila euro in cinque anni per pubblicità acquistata sulla testata locale il Giornle di Putignano, del quale fa parte Pasquale Tria, all’epoca consigliere dell’ente.
Sempre documenti alla mano, Console ha poi rilevato che fu licenziato un cuoco, poi rimpiazzato con un parente, eludendo la graduatoria. Tra gli altri problemi ereditati dalla vecchia gestione, ha proseguito Console, c’e anche quello degli immobili concessi in affitto a persone poco raccomandabili che oltre a non pagare i canoni, a seguito di procedura di sfratto hanno lasciato gli appartamenti in condizioni disastrose. Attualmente sono in corso tre procedimenti di sfratto e un quarto in partenza, con conseguenti onerose spese legali.
Con questi argomenti Console ha respinto al mittente le accuse di clientelismo, rimarcando il proficuo lavoro promosso dalla sua attuale amministrazione. Sono stati eseguiti lavori di restauro e manutenzione con regolari inviti d’appalto ai quali hanno partecipato 5-6 ditte per volta, scegliendo le proposte economicamente più convenienti.
L’impossibilità di sostenere il costo degli stipendi ha reso necessaria l’esternalizzazione dei servizi, anche se le cooperative utilizzate sono composte in larga parte dallo stesso personale preesistente. Inoltre sono stare composte delle regolari graduatorie pubbliche anche per le sostituzioni delle maestre in maternità.