Diserbanti: Rifondazione Comunista e i cittadini attendono una risposta
L’uso di diserbanti, potenti e pericolosi veleni, su spazi pubblici a Putignano, non è passato inosservato ai cittadini che ora chiedono risposte alla locale amministrazione
Putignano Ba - Nelle settimane scorse la stampa locale ha pubblicato prima le domande di cittadini perplessi e poi il riscontro del circolo LEGAMBIENTE circa l’uso di diserbanti, potenti e pericolosi veleni, su spazi pubblici a Putignano. Nessuno si è preso la responsabilità, né la briga di rispondere, anche se la questione, secondo noi, è piuttosto grave e qualcuno responsabile ci sarà pure.
Lo spettacolo è sotto gli occhi di tutti: dal parcheggio e dai prati intorno ai capannoni, ai campi pubblici di spandimento dei liquami depurati su via Gioia, passando per il Parco di Putignano 2000, i giardini e i prati delle scuole pubbliche, spazi verdi intorno al cimitero, ecc. è tutto un triste e squallido vedere di erba secca e morta, proprio in una stagione in cui il verde inonda splendidamente la nostre campagne, i nostri boschi, le colline, suscitando l’ammirazione e lo stupore di visitatori e turisti.
Purtroppo, però, a morire non è solo l’erba, ma anche ogni forma di vita che vi abita e che è alla base della biodiversità che rende possibile la nostra stessa sopravvivenza sul pianeta Terra: dalla micro flora e fauna che rende vivo e fertile il terreno, agli insetti, ai rettili, agli uccelli, ai piccoli mammiferi, agli stessi cani portati a spasso nell’erba avvelenata che annusano in continuazione aspirandone i vapori mortali e che spesso mordicchiano anche.
Le piogge trasporteranno il veleno nella falda, inquinando l’acqua che serve non solo per irrigare la frutta e la verdura che poi mangeremo, ma che spesso va ad integrare la disponibilità di acqua potabile. Nei campi di spandimento di via Gioia, le acque depurate devono rispettare alcuni parametri e requisiti igienico-sanitari proprio per evitare di inquinare la falda in cui penetrano: prima depuriamo le acque e poi avveleniamo acque e terreni con i diserbanti.
E quelle persone che abbiamo visto raccogliere cicorielle nelle aiuole del Parco e in altri spazi verdi avvelenati? Si arrangeranno, anche se poi sappiamo che tante malattie derivano oggi proprio dagli alimenti inquinati e che i costi della salute gravano sulle tasche di tutti i cittadini. E i bambini che andranno a correre sull’erba trattata respirandone la polvere? Peggio per loro, avrebbero dovuto leggere i volantini anonimi affissi su qualche tronco o palo elettrico.
Ovviamente, l’uso dei diserbanti sugli spazi pubblici è stato autorizzato da qualche responsabile dell’Amministrazione Comunale, che ora fa finta di niente, come quello che lancia la pietra e nasconde la mano. Eppure, un giorno sì e l’altro pure, ci si sciacqua la bocca con l’ambiente e l’ecologia. C’è pure qualche partito che il termine “ecologia” l’ha inserito nel proprio nome. Dove sono? Perché in alcune aiuole l’erba è stata sfalciata ed in altre è stato usato il diserbante?
Per concludere, la difesa dell’ambiente, della salute e della stessa possibilità di sopravvivenza della vita, compresa la nostra, non possono essere un semplice slogan o una moda. Ci sono territori e Comuni che intelligentemente hanno vietato l’uso di fitofarmaci e pesticidi sul loro territorio: oltre che salvaguardare l’ambiente e la salute di chi ci abita, hanno capito che diventa un affare perché i loro prodotti avranno un marchio di qualità riconosciuto che farà lievitare il valore e la richiesta dei prodotti stessi che potranno fregiarsene.
Le Amministrazioni pubbliche dovrebbero essere sempre di esempio positivo per gli agricoltori e per tutti i cittadini. Noi, invece, noi siamo i soliti dritti …
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Sez. “M. Pusterla” - Purtignano