Cronaca

Carnevale 2020, archiviata la querela della sindaca Laera contro i consiglieri di opposizione: "Nessun reato"

Scritto da Luca Natile

Il gip del Tribunale di Bari accoglie la richiesta del pm, secondo il quale, le dichiarazioni contro la cattiva organizzazione della manifestazione, fecero parte della contrapposizione politica (Di Luca Natile)

Putignano Ba - Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe De Salvatore, ha archiviato, su richiesta del pubblico ministero Iolanda Daniela Chimienti, il procedimento penale avviato dopo la denuncia querela depositata nel febbraio del 2020 presso la Procura della Repubblica di Bari, dal sindaco pro-tempore, Luciana Laera, contro i consiglieri comunali di opposizione Stefano Leone, Marco Certini, Sebastiano Delfine, Marco Galluzzi (tutti di centro destra) e Franco Laera (esponente del Pd prima di dichiararsi indipendente).

Erano accusati di aver rilasciato, in conseguenza del ritardo con il quale quel febbraio prese il via la prima parata dei carri allegorici, una serie di dichiarazioni ritenute «fortemente lesive - a suo dire – della immagine e della reputazione della persona del sindaco anche nella qualità di massima autorità locale di pubblica sicurezza, della intera Amministrazione e dei componenti stessi della Commissione provinciale di Pubblico spettacolo».

Ecco come sono andate le cose.

Domenica 9 febbraio, tutto è pronto per la prima sfilata della edizione 2020 del Carnevale. Alla guida della Fondazione Carnevale c’è Maurizio Verdolino, la sindaca Laera e la sua amministrazione sono alla prova del fuoco del loro primo carnevale e incappano in una partenza con handicap.

Quella domenica mattina la Commissione provinciale per il pubblico spettacolo si presenta a Putignano per verificare l’agibilità delle strutture allestite per la manifestazione. L’inizio della parata è previsto per le 11.30 ma, la Commissione dà il proprio nulla osta solo intorno alle 13.30.

Il primo carro si mette in movimento poco prima delle ore 14. Parte del pubblico, stanco, è già andato via e lo spettacolo si svolge in tono minore. Stefano Leone, Marco Certini, Sebastiano Delfine, Marco Galluzzi e Franco Laera, il giorno successivo convocano una conferenza stampa e sparano a pallettoni contro amministrazione, sindaca e Fondazione e sollevando dei dubbi sulla sicurezza delle strutture realizzate.

La sindaca di tutta risposta, denuncia tutti alla Procura della Repubblica, alzando il livello dello scontro nelle aule di un tribunale. Nel mese di ottobre del 2023, esaminati gli atti del procedimento penale e l’ipotesi di reato di diffamazione e procurato allarme, lo stesso pubblico ministero Chimienti, dopo aver preso atto delle tesi della difesa, patrocinata per tutti i consiglieri comunale, dall’avvocato Giovanni Carlo Angelini De Miccolis, ha presentato all’ufficio del Gip richiesta di archiviazione.

«Rilevato - spiega il pm nella sua richiesta - che non si ravvisano condotte penalmente rilevanti: in particolare il comunicato oggetto di querela si riferisce ad un episodio specifico e si inserisce in un contesto di contrapposizione politica venendo pertanto in rilievo l’esercizio del diritto di critica politica, che pure tollera l’uso di parole forti e toni aspri, chiedo che si voglia disporre l’archiviazione del procedimento.» Nei giorni scorsi è arrivata la decisione del Giudice delle indagini preliminare.

Nella sua pronuncia il giudice dichiara: «Deve condividersi la richiesta di archiviazione del pm dal momento che l’episodio oggetto di denuncia querela risulta scriminato dall’esercizio del diritto di critica, tenuto conto del contesto di contrapposizione politica in cui è inserito» (luca natile).

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