Cronaca

Putignano - Donna truffata si ritrova con il conto corrente svuotato

Scritto da Redazione

Carabinieri l’aiutano a recuperare il denaro. Scattano le denunce

Putignano - La mattina di venerdì 11 ottobre, una donna di Putignano, 63 anni, ha ricevuto una chiamata sul suo telefono cellulare da un interlocutore anonimo che, presentandosi come “Maresciallo dei Carabinieri Di Bari”, l'ha ingannata con vari stratagemmi, tra cui l'invio di una fotografia di una falsa lettera intestata al Comando Generale dell'Arma.

Convinta della legittimità della richiesta, la donna è stata persuasa a trasferire tramite bonifico istantaneo l’intero saldo del suo conto corrente, pari a 47.500 euro, verso un iban di Poste Italiane specificato dall'interlocutore. Dopo aver completato l'operazione presso una banca di Putignano, la donna si è resa conto di essere stata truffata e ha cercato inutilmente di annullare il bonifico.

I Carabinieri della Stazione di Putignano sono intervenuti tempestivamente su richiesta del personale della banca e, grazie a immediate indagini e alla collaborazione dell'ufficio A.G. di Poste Italiane, sono riusciti a risalire al destinatario del bonifico. Il conto corrente è stato bloccato e su un libretto di risparmio postale, intestato a una 29enne, sono stati rintracciati importi cospicui. I militari hanno individuato la donna, originaria di Mola di Bari, e, a seguito di una perquisizione domiciliare, hanno recuperato quasi 40.000 euro, che verranno restituiti alla 63enne. La 29enne è stata denunciata a piede libero all’autorità giudiziaria per truffa.

Questo intervento dimostra, ancora una volta, l'attenzione che l’Arma dei Carabinieri dedica ai soggetti vulnerabili, come gli anziani, sempre più esposti alle trappole della modernità. Da tempo, l'Istituzione ha avviato iniziative efficaci per proteggerli, soprattutto in relazione al crescente fenomeno delle truffe, che colpisce persone fragili lasciando cicatrici profonde. Oltre al danno economico e al trauma psicologico derivante dall'invasione del proprio spazio personale, le vittime affrontano spesso anche il senso di colpa per essere state ingannate.

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