Gioia del Colle - Bancarotta fraudolenta per due imprenditori del lattiero-caseario
Finanzieri della Tenenza di Gioia del Colle hanno eseguito misure cautelari personali nei confronti di 2 imprenditori di una srl, dichiarata fallita nel 2019, operante nel settore della commercializzazione all'ingrosso di prodotti lattiero-caseari
Gioia del Colle Ba - Finanzieri della Tenenza di Gioia del Colle hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal Gip presso il Tribunale di Bari, nei confronti di 2 imprenditori, rispettivamente amministratore di fatto e prestanome di una società a responsabilità limitata, dichiarata fallita nel 2019, con sede operativa in Gioia del Colle ed operante nel settore della commercializzazione all'ingrosso di prodotti lattiero-caseari.
Il vero dominus della società è stato posto agli arresti domiciliari, mentre nei confronti dell'amministratore di diritto, avente ruolo di prestanome o "testa di legno", è stata applicata la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche o imprese per la durata di un anno.
L'attività di indagine ha tratto origine da una verifica fiscale condotta nel 2018 dalla Tenenza di Gioia del Colle che ha consentito di rilevare plurime omissioni in materia tributaria ed il conseguente accumulo di debiti nei confronti dell'Erario che hanno determinato il dissesto finanziario della società fino a provocarne il fallimento.
Gli amministratori di fatto e di diritto della società gioiese sono risultati responsabili, in concorso tra loro, dei reati di bancarotta fraudolenta documentale e di bancarotta impropria in ragione dagli ingenti debiti tributari maturati per oltre 1,6 milioni di euro nonché dell'occultamento delle scritture contabili.
L'amministratore di diritto della società, gravato da plurimi precedenti penali e ritenuto fiscalmente pericoloso, nel mese di giugno 2020, a seguito di indagini patrimoniali eseguite sempre dalla Tenenza di Gioia del Colle, è stato già destinatario della misura di prevenzione antimafia del sequestro dei beni per un valore di circa 2,5 milioni di euro poiché non giustificati dai redditi dichiarati.