Cronaca provincia di Bari

Alberobello - Conferiti i gradi di commissario capo al nuovo comandante della polizia locale

Scritto da Patrizio Pulvento

Si è svolta ieri, domenica 7 marzo, la cerimonia di consegna dei gradi di commissario capo al comandante della Polizia Locale di Alberobello, Vito Aquilino

Alberobello Ba - L’evento si è tenuto nella Basilica dei Santi Medici, al termine della celebrazione officiata da don Leonardo Sgobba. Nelle scorse settimane, con decreto del sindaco, Vito Aquilino, già vice comandante, era stato nominato nuovo comandante della Polizia Locale di Alberobello, come successore di Giuseppe Rutigliano, andato in pensione a febbraio scorso.

Al contempo, il primo cittadino Michele Longo, gli aveva conferito, in base al regolamento regionale, la qualifica di commissario capo con distintivo a tre stelle a sei punte, bordate di rosso. L’incarico è stato assegnato sino al 31 dicembre 2021.

Come più volte ribadito dal sindaco durante la cerimonia di ieri, in base al decreto regionale, solo ed esclusivamente il primo cittadino può attribuire la qualifica di commissario capo.

Il primo cittadino ha fatto gli auguri di buon lavoro al commissario capo Aquilino sottolineando che: «Non si finisce mai di crescere e assumersi responsabilità sempre maggiori.Guidare un corpo è sicuramente una responabilità diversa. Abbiamo voluto che questa cerimomia avvenisse nella basilica dei Santi Medici, sotto lo sguardo vigile dei nostri santi patroni, nel luogo dei valori, perché proprio i valori vanno messi al servizio della comunità in uno scambio reciproco tra Polizia locale di collaborazione e di sinergia. Cominciamo tutti insieme un nuovo corso fatto di collaborazione vicendevole».

Il comandante Aquilino ha ringraziato il sindaco e tutta l’amministrazione comunale che lo ha scelto come nuova guida della Polizia Locale ricordando due grandi uomini che il corpo ha avuto, Nicola Marzulli e Orazio Cammisa: «Sono emozionato – ha detto il commissario capo – e onorato per la grande fiducia che state riponendo in me. Un grazie va anche ai miei uomini: potrò fare bene solo se loro mi daranno supporto giornaliero. Insieme si vince, da soli si perde»

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