Putignano - Piccoli attori delle elementari a teatro (Fotogallery)
P utignano Ba - Il percorso educativo e didattico che ha portato alle rappresentazioni teatrali è stata un'occasione unica di crescita per gli alunni, un'occasione speciale per evidenziare le competenze acquisite nell'arco del quinquennio. Gli stessi insegnanti hanno scoperto e, talora, piacevolmente riscoperto i talenti dei propri ragazzi.
Così, si sono avvicendati, nel giro di una settimana, le classi V delle sezioni A, D, E, F, G. A cominciare da lunedì 30 maggio, fra lo "Spettacolo delle ombre", "Giorgio dal lago maggiore a Putignano" e "Il circo di Marameo".
A seguire, venerdì 3 giugno, "Odisseo". Un viaggio in una delle più belle storie dell'antica Grecia adattato all'età dei bambini. In scena, la metafora della vita come continua ricerca di senso fra avventure belle e meno belle, fra incontri e scontri. Sabato 4 giugno è stata la volta di “Dipingiamo il mondo” un viaggio compiuto dagli alunni fra i Premi Nobel per la Pace: Malala, Mandela, Martin Luther King, Gorbaciov, Ernesto Teodoro e Madre Teresa di Calcutta, alla ricerca di azioni e scelte di vita significative e tutte unite dal desiderio di alimentare la speranza di vivere in un mondo di Pace.
La serata si è conclusa con il racconto dell’esperienza vissuta da alcune alunne a San Giuliano di Puglia presso il “Museo METE” in cui si sono recate per ricevere il terzo e il quinto premio del Concorso Nazionale "Fiabe Angeli di San Giuliano", nato per conservare la memoria dei 27 bambini e della loro maestra, morti in seguito al crollo della Scuola elementare del paese, per il terremoto del 2002.
“Un’ondata di angeli” di Alessia, Marica, Angelica e “Amicizia a prima vista” di Bianca, Martina, Marica e Roberta, sono le storie tenere e delicate, a tratti molto commoventi scritte dalle alunne. Oltre le targhe, le ragazzine hanno vinto anche dei libri e due trofei che, in un grande gesto di generosità, hanno voluto donare alla Scuola per lasciare agli alunni della Primaria un segno tangibile della sentita esperienza vissuta e che è stata particolarmente toccante quando hanno incontrato alcuni superstiti del terribile terremoto, così come avevano immaginato in una delle storie scritte e ora anche pubblicate.
Martedì 7, giornata conclusiva in mattinata con la VD e in serata con la VE. La prima ha rivolto le proprie attenzioni al teatro popolare, grazie alla presenza di un genitore che, per passione, si dedica a questa straordinaria forma d'arte da diversi anni. Il copione, scritto da Vittorio Mastrangelo, "Tutto è bene quel che finisce bene", è denso di situazioni reali e illustra uno spaccato di vita quotidiana di una famiglia tipo, alle prese con il ritorno in casa di un padre e di un marito che, per varie problematiche personali, è stato internato in una struttura di cura.
Due gli obiettivi raggiunti: recuperare la conoscenza del vernacolo, il cui uso si sta perdendo e consentire agli alunni con difficoltà sociali e scolastiche di esprimere il proprio talento a livello artistico, campo nel quale si sentono più affini.
La seconda, con la maestra Maria Florenzio, ha messo in scena "The wizard of Oz", dapprima con uno storytelling in lingua inglese, che ha visto i ragazzi impegnarsi sia nell’espressione, con una perfetta pronuncia dei dialoghi e testi in lingua inglese, che nell’interpretazione dei personaggi, riuscendo anche a produrre l’animazione sonora di sottofondo e la mimica necessaria.
Tante e diverse sono state le intense emozioni vissute da adulti e bambini, i quali hanno gremito l'Auditorium del Plesso Di Mizio, assistendo agli spettacoli con gli occhi colmi di lacrime, a volte per la profonda commozione, altre per le belle risate di gusto provocate da quanto andava in scena; molti e significativi i messaggi che i bambini con la loro semplicità e spontaneità sono riusciti a trasmettere ai loro cari!
(Antonella Girolamo)