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Putignano - Scuola Minzele-Parini: anche la gita diventa virtuale

Scritto da Redazione

Al tempo del Covid la scuola sperimenta attività inconsueta, frutto dei mesi di didattica a distanza: come il viaggio d’istruzione virtuale

Putignano Ba - Ne sanno qualcosa gli alunni della Scuola Minzele - Parini di Putignano che si sono dati appuntamento alle ore 9 per intraprendere tutti insieme il loro viaggio.

In un momento tanto difficile per tutti, l’intera comunità scolastica si è ritrovata a casa, privata della propria realtà quotidiana: il suono della campanella, lo stare insieme, sono mancati gli intervalli e, per stessa ammissione degli alunni, anche le lezioni!

Che dire poi dei viaggi d’istruzione? Fiore all’occhiello dell’istituto da sempre, non è più stato possibile organizzarli. La strada più semplice sarebbe stata la rinuncia, ma un team impavido, supportato dall’animatore digitale, da docenti instancabili e, dalla forte convinzione della validità del progetto, da parte del Dirigente scolastico, professor Francesco Tricase, ha deciso di non arrendersi e di mettersi alla prova per permettere agli studenti di vivere ugualmente l’esperienza del viaggio, seppur in modo virtuale!!

Le destinazioni? Amalfi e Pompei per le classi prime, Napoli per le classi seconde e Monaco per le terze classi.

L’accesso al viaggio è avvenuto attraverso il sito Nearpod.com, o su relativa applicazione scaricata sul proprio dispositivo. E’ seguito l’inserimento di un codice e la compilazione di un badge con nome, cognome e classe di appartenenza, che ha sostituito il più classico appello.

Si è trattato di un viaggio alternativo e interattivo in cui si sono avvicendati momenti di ascolto, che hanno simulato la visita vera e propria alle bellezze dei luoghi citati sotto la guida entusiasta dei docenti accompagnatori, a momenti in cui gli allievi, protagonisti attivi del loro viaggio, hanno potuto compilare playlist per consigliare musica da ascoltare durante il viaggio, registrare audio, esplorare luoghi in immagini vr, inviare cartoline in lingua straniera, rispondere a sondaggi ed esprimere le loro considerazioni e i loro pensieri, ricevere persino un attestato di partecipazione al viaggio.

Meglio un viaggio virtuale o un viaggio reale?

Per la maggior parte dei docenti nessuna differenza, o quasi: organizzare il viaggio virtuale è stato impegnativo tanto quanto organizzarne uno reale, gli ‘accompagnatori’ hanno provato la stessa ansia per la partenza, la stessa preoccupazione affinché ogni studente potesse partecipare senza intoppi e la stessa emozione nel cogliere entusiasmo e curiosità nei loro alunni.

Ovviamente gli studenti avrebbero preferito un viaggio vero e proprio: non c’è paragone tra l’esperienza di mangiare la pizza a Napoli e il leggere la ricetta per calcolarne l’apporto calorico!

Senza contare il piacere di stare tutti insieme e magari anche di litigare per occupare il posto in fondo al pullman!

In ogni caso gli studenti hanno definito questo esperimento “un’interessante alternativa”, divertente, coinvolgente e “l’idea di poter visitare luoghi attraverso la tecnologia davvero geniale”.

Il dibattito è ancora in atto ma, ad una prima conclusione, si può già giungere: i “nativi digitali” hanno sperimentato sulla loro pelle la bellezza del reale, ne sono usciti più maturi e, in tutti, docenti e studenti, è cresciuta la speranza: la speranza di vedere concluso questo momento storico-sociale così destabilizzante per poter tornare a viaggiare tutti insieme nel corso del prossimo anno scolastico!

Il team dei docenti organizzatori

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