Salute - Assistenza domiciliare, procedure più semplici per andare incontro ai bisogni dei pazienti
La ASL al lavoro con i distretti per uniformare le attività a vantaggio delle persone con disabilità, fragili e con patologie complesse
Bari - Meno burocrazia e procedure più semplici per erogare i servizi e assicurare le prestazioni in favore delle persone con disabilità, fragili e con patologie complesse.
La ASL di Bari risponde così ai bisogni dei pazienti fragili e dei loro caregiver, dando vita oggi al primo coordinamento con i distretti socio sanitari dedicato alla semplificazione delle procedure assistenziali e di presa in carico degli utenti.
Sei i punti all’ordine del giorno: definizione dei criteri standard per l’assistenza domiciliare; partecipazione dei caregiver alle unità di valutazione multidisciplinare e loro formazione; trasporto pazienti con disabilità per l’accompagnamento alle visite mediche; individuazione di figure dedicate e loro formazione per le postazioni di front office; snellimento delle procedure burocratiche e infine agende di prossimità dedicate per cittadini con disabilità motorie.
Il coordinamento è stato presieduto dal direttore generale, Antonio Sanguedolce. Con il supporto del Dipartimento di assistenza territoriale e della Unità di fragilità e complessità, la direzione della ASL ha fornito indirizzi chiari e unitari ai direttori dei distretti per dare una svolta nelle modalità di gestione di alcune attività legate alla assistenza a domicilio.
“Stiamo lavorando in squadra per essere ancora più vicini alle persone fragili e con disabilità – ha detto Sanguedolce – l’obiettivo è semplificare e uniformare le procedure in tutto il territorio provinciale e dare una risposta adeguata alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie, anche in virtù di un dialogo costante, sereno e costruttivo con il mondo delle associazioni”.
La definizione delle linee guida della assistenza domiciliare è stata preceduta da una analisi delle criticità a cui hanno preso parte anche le direzioni amministrativa e sanitaria della ASL, impegnate rispettivamente nel trovare le soluzioni contabili e clinico assistenziali per snellire il più possibile i percorsi di erogazione delle prestazioni.
Formazione di operatori e caregiver, impiego di tecnologie e nuovi sistemi informatizzati e ricorso ad una comunicazione adeguata di accoglienza e presa in carico degli utenti: sono alcuni degli ambiti di intervento previsti dalla ASL con l’unico obiettivo di accogliere le istanze di queste fasce di popolazione e assicurare loro un accesso facile ed equo ai servizi.
Sono state fissate alcune priorità, quali, ad esempio, che risponderà agli stessi criteri e agli stessi trattamenti senza disparità in tutti i distretti socio sanitari. Nel corso dell’incontro sono state avanzate una serie di altre proposte, quali fornire la possibilità per gli assistiti con disabilità motorie di prenotare le prestazioni specialistiche in prossimità della residenza, o ancora il potenziamento del ricorso a tecnologie per ridurre il front office e di conseguenza lo spostamento fisico delle persone. All’ordine del giorno anche il trasporto disabili per l’accompagnamento alle visite mediche e le procedure prescrittive degli ausili protesici. La finalità delle soluzioni proposte e dei futuri modelli organizzativi è quella di evitare ulteriori passaggi burocratici e lungaggini a chi è maggiormente in difficoltà.