Nuove regole per la videosorveglianza
L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha varato lo scorso 8 aprile le nuove regole per l'uso di telecamere e sistemi di videosorveglianza. Alcuni principi: i cittadini che transitano in aree sorvegliate devono essere informati con cartelli (visibili al buio se la videosorveglianza è attiva in orario notturno); i sistemi di videosorveglianza installati da soggetti pubblici e privati (esercizi commerciali, banche, aziende ecc.) collegati alle forze di polizia richiedono uno specifico cartello informativo, su modello elaborato dal Garante; le telecamere istallate per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica non devono essere segnalate...
Le immagini registrate possono essere conservate fino ad un massimo di 24 ore (fatte salve speciali esigenze relative a indagini di polizia e giudiziarie); per attività particolarmente rischiose è ammesso un periodo più ampio (comunque non oltre la la settimana). Circa le violazioni al codice della strada: sono obbligatori i cartelli che segnalano sistemi elettronici di rilevamento delle infrazioni; le telecamere possono riprendere solo la targa del veicolo. Riguardo al deposito rifiuti: è lecito l’utilizzo di telecamere per controllare discariche di sostanze pericolose ed “eco piazzole”. Nei luoghi di lavoro le telecamere possono essere installate solo nel rispetto delle norme della materia: è vietato il controllo a distanza dei lavoratori, sia all’interno degli edifici, sia in altri luoghi di prestazione. Negli ospedali e luoghi di cura è vietata la diffusione di immagini di persone malate mediante monitor quando questi sono collocati in locali accessibili al pubblico. E’ ammesso, in casi indispensabili, il monitoraggio dei pazienti ricoverati in particolari reparti (per es., rianimazione), ma l’accesso alle immagini è consentito solo al personale autorizzato e ai familiari dei ricoverati. Negli istituti scolastici è ammessa l’installazione di sistemi di videosorveglianza per la tutela contro gli atti vandalici, solo negli orari di chiusura. Nei taxi: le telecamere non possono riprendere in modo stabile la postazione di guida e la loro presenza deve essere segnalata con appositi contrassegni. Nel trasporto pubblico è lecita l’installazione sui mezzi e presso le fermate, rispettando limiti precisi (per es. riprese senza l’uso di zoom). Tutela delle persone e della proprietà: contro possibili aggressioni, furti, rapine, atti di vandalismo, prevenzione incendi, ecc., si possono installare telecamere senza il consenso dei soggetti ripresi, sulla base delle prescrizioni del Garante.