Sabato 28 aprile, nella Sala Convegni della Fondazione Leopardi nella Sua Luce, il convegno dal titolo “Progetto Ulisse - Viaggio tra le comorbidità: la medicina di iniziativa per un modello di salute sostenibile” 

Progetto_Ulisse_convegnoPutignano (Ba) -  Punti focali della giornata di studi saranno i mutamenti demografici e sociali, i progressi della medicina e la necessità di dare risposte efficienti alla crescente domanda di salute dei cittadini. Tutti elementi che hanno spostato l’asse delle cure dalle patologie acute a quelle croniche, responsabili del 63% dei decessi annui nel mondo.

Tra queste, le patologie cardiovascolari, metaboliche e respiratorie rappresentano, in termini di prevenzione e trattamento, una sfida di primaria importanza per la medicina moderna, in quanto sono, nel mondo occidentale, le maggiori cause di morbidità, oltreché di mortalità, ed il principale onere per i sistemi sanitari e sociali.

Tali patologie e/o principali fattori di rischio comuni e modificabili che le sottendono, quali le malattie cardiovascolari, respiratorie e metaboliche (diabete, dislipidemia e, non ultima anche se finora forse sottovalutata, l'iperuricemia) sono spesso coesistenti e richiedono un approccio diagnostico-terapeutico più globale al singolo paziente, nell'ambito della Medicina di Iniziativa, mirata a:

• Offrire agli assistiti le massime facilitazioni, utilizzando ampiamente strumenti come telefono, e-mail e internet nelle relazioni tra pazienti e professionisti;

• Coinvolgere i pazienti nei processi assistenziali attraverso il più ampio accesso al counselling e al supporto all’autocura;

Allestire sistemi informativi, accessibili anche agli assistiti, in grado di documentare i risultati e la qualità degli interventi sanitari;

• Organizzare sistemi di follow-up e reminding che agevolino il controllo dei processi di cura, in particolare nel campo delle malattie croniche;

• Garantire l’attuazione di percorsi diagnostico-terapeutici e il conseguente coordinamento tra i diversi professionisti e la continuità dell’assistenza tra differenti livelli organizzativi, ad esempio, tra ospedale e territorio.

Tutto questo per ottenere un modello di salute sostenibile, poiché riteniamo che una migliore conoscenza della patologia e del corretto uso del farmaco siano fondamentali, come anche l'informazione al paziente, per una consapevole aderenza al programma terapeutico. Il che significa: adattare le scelte terapeutiche al grado di complessità del paziente, tenendo conto anche delle possibili interazioni tra farmaci e tra i farmaci ed i meccanismi fisiopatologici delle malattie sottostanti; contemperare l'obiettivo della miglior cura al minor costo per la collettività.