Le fu diagnosticata un influenza al posto di una setticemia post operatoria. così morì una ragazza di Noci di 22 anni: Antonella Mansueto. Il Tribunale di Bari ha condannato per omicidio colposo due medici e assolto il primario dell'ospedale di Putignano
Putignano Ba – Le fu diagnosticata un influenza al posto di una setticemia post operatoria, che causò la morte di una giovane 22enne nocese. Il Gup del Tribunale di Bari Francesco Mattiace ha condannato per omicidio colposo due medici e assolto il primario dell'ospedale di Putignano. Il chirurgo Sebastiano Calò è stato condannato a 1 anno di reclusione e il medico del pronto soccorso Antonio Lambo a 8 mesi di reclusione. Assolto il primario di chirurgia, Vito Lanza.
Antonella Mansueto, di Noci, dopo un banale intervento per la rimozione di una cisti al coccige nel dicembre del 2009, morì a soli 22 anni dopo 46 giorni di sofferenze, il 26 marzo 2010. L'inchiesta fu aperta subito dopo il decesso della ragazza a seguito di un esposto presentato dalla famiglia.
Fu dimessa il giorno dopo l'intervento ma dopo alcuni giorni la ragazza cominciò a stare male. I sanitari che la visitarono le prescrissero tachipirina ritenendo che si trattasse di una semplice influenza e anche le successive visite nell'ospedale di Putignano non evidenziarono alcuna infezione in atto, finché visto che peggiorava fu ricoverata presso il Miulli di Acquaviva delle a Fonti dove, fu diagnosticata l'infezione. Le vennero somministrati antibiotici, poi amputate le gambe e le dita delle mani ma la ragazza spirò il 26 marzo 2010. Sul corpo della vittima non e' mai stata disposta l'autopsia. Gli accertamenti si sono basati sulle cartelle cliniche e sulle testimonianze di sanitari e familiari.
Come riporta oggi La Gazzetta del Mezzogiorno online: ... 'Secondo il pm di Bari che ha coordinato le indagini, Angela Maria Morea, la ragazza sarebbe morta a causa di una infezione contratta durante l'intervento e della quale i medici di Putignano non si sarebbero accorti. Durante il processo con rito abbreviato il gup ha però disposto una perizia sulla base della documentazione clinica che avrebbe evidenziato possibili responsabilità anche dei medici del Miulli che curarono la ragazza nell'ultimo periodo. Il pm ha quindi chiesto la restituzione degli atti (tuttavia non disposta in sentenza dal giudice) e non è escluso che vengano effettuate ulteriori indagini sul caso. Il gup ha inoltre condannato i due medici di Putignano al risarcimento danni nei confronti della famiglia Mansueto, rappresentata dagli avvocati Vito Mormando e Filippo Bottalico, da quantificarsi in sede civile con una provvisionale pari a 20mila euro...'.