Lettera infuocata al Comune di Bari e all'ex IACP, per frenare il trasferimenti nuove famiglie baresi a S. Pietro Piturno
Putignano Ba - L’amministrazione comunale vorrebbe assegnare le case popolari del quartiere di San Pietro Piturno, alle famiglie disagiate di Putignano, ma non riesce a farlo perché il Comune di Bari, continua a far arrivare in quegli alloggi, famiglie baresi.
Risale a giugno scorso la notizia secondo la quale l’ARCA (Agenzia Regionale per la Casa e l'Abitare - ex IACP di Bari), aveva deciso di assegnare alloggi popolari di cui dispone nella zona di San Pietro Piturno, a nuove famiglie problematiche, provenienti dal capoluogo pugliese.
Il Comune di Putignano, a ministero dell’assessore alle politiche sociali Gianluca Miano, aveva già tentato una mediazione per evitare che Putignano divenisse ‘una facile scappatoia per risolvere situazioni di disagio sociale di altri comuni’. Ma senza esito alcuno.
Per questa ragione, l’assessorato alle politiche sociali del nostro comune, ha inviato una lettera di diffida indirizzata al Comune di Bari e all’ente barese, in cui si intima di non procedere con ulteriori trasferimenti di famiglie problematiche a Putignano me si annuncia una rivalsa per le spese sinora sostenute dal Comune di Putignano per le famiglie socialmente problematiche, pervenute a S. Pietro Piturno con tali trasferimenti.
Nella lettera si legge infatti che
‘… I trasferimenti disposti dal Comune di Bari sin dalla metà degli anni ottanta, sono stati eseguiti in totale difformità dalla normativa vigente e senza alcun tipo di comunicazione al Comune di Putignano, soggetto passivo delle azioni intraprese.
Negli corso degli anni, le assegnazioni hanno generato criticità sociali nel territorio putignanese. Infatti, nella maggior parte dei casi, le famiglie trasferite si presentano come multiproblematiche e con consistenti bisogni di supporti di natura socio-educativa ed assistenziale che pur affrontate con estrema puntualità da parte dei servizi interessati del Comune di Putignano, anch’essi ignari dell’assegnazione effettuata dal Comune di Bari, in molti casi sono ancora oggetto di assistenza perenne.
Ancora più grave è constatare che il Servizio Sociale di Putignano, agendo nel rispetto dei compiti previsti ed a tutela dei soggetti bisognosi di assistenza, è sempre in affanno non riuscendo a stabilizzare la situazione, atteso che, non appena effettuati interventi e sistemate le esigenze dei trasferiti, immediatamente si presenta un altro caso multiproblematico, anch’esso avvolto nel silenzio più totale del Comune di Bari che ha assegnato l’alloggio.
Le spese affrontate negli anni in favore dei cittadini trasferiti coattivamente dal Comune di Bari, hanno determinato un aggravio economico per le casse del Comune di Putignano che, secondo una stima sommaria degli ultimi cinque anni, ha superato abbondantemente i 200mila euro (contributi assistenziali, inserimento minori presso Centri socio-educativi, assistenza domiciliare educativa, esoneri del servizio mensa, esoneri nel servizio trasporto, progetti di inserimento socio-lavorativo; trasporto sociale, interventi del centro risorse famiglia, assistenza specialistica, etc).
La normativa vigente in materia di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, prevede che il comune assegni gli alloggi disponibili sul proprio territorio mediante bando pubblico, nonché l’ente proprietario o il gestore degli alloggi comunichi al comune territorialmente competente (in questo caso al Comune di Putignano) l’elenco degli alloggi da assegnare…’
Ora sulla questione si attendono le repliche delle autorità comunali baresi e dell'ente ARCA (Agenzia Regionale per la Casa e l'Abitare - ex IACP di Bari), le quali probabilmente, cosa peraltro già nota da tempo, si limiteranno a proporre alla nostra amministrazione, di acquistare gli immobili dell'ex IACP, in modo da poterne disporre in piena e totale autonomia.