ass_urbanistica_Nicola_Recchia_3Putignano (Ba) - Dopo la presentazione della prima azienda specializzata in installazioni di impianti per la produzione di energie rinnovabili patrocinata dal Comune di Putignano, che ha  proposto la formula fotovoltaico a costo zero, sono pervenuti svartiati quesiti in redazione, e richieste di esempi pratici, che possano far meglio comprendere in che cosa consisterebbe il risparmio adottando il fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Riportiamo di seguito l'esempio pratico illustrato al nostro giornale dall'assessore all'urbanistica del Comune di Putignano, Nicola Recchia.

 

In concreto, con questo sistema concertato dal Comune, i cittadini potranno scegliere di installare un impianto fotovoltaico sui tetti delle abitazioni in tre modi:

1) acquistando con soldi propri l’impianto per poi beneficiare interamente del cosiddetto sconto in bolletta nonché degli incentivi erogati dal GSE (Gestore Servizi Energetici)  conto energia (vedi esempio che segue).

2) Contraendo un mutuo predisposto dalle banche per il fotovoltaico, beneficiando sempre interamente di sconto in bolletta e incentivi GSE, ma con tempi più lunghi per ammortizzare i costi dell’impanto.

3) chiedendo all’impresa installatrice di installare l’impianto a sue spese, quindi a costo zero per i cittadini. In questo caso sarà l’impresa a beneficiare degli incentivi GSE, ma al cittadino resterà comunque la convenienza dello sconto in bolletta.

Esempio pratico ...

Gli incentivi corrisposti dal GSE conto energia, funzionano così. Tutta l'energia elettrica prodotta dai sistemi fotovoltaici (misurata tramite un contatore che verrà installato a valle del sistema) verrà pagata per 20 anni con una tariffa molto interessante: 0,45 euro/kWh per gli impianti da 1 a 20 kWp. Il cittadino otterrebbe così per ogni kilowatt di energia prodotta intorno ai 45 centesimi di euro. Dipende dal tipo di impianto.

Esempio su un condominio che consuma 5500 kw annui. Per soddisfare questa richiesta dovrebbe dotarsi di un impianto da 4kw. Questi impianti sono costituiti da 18-20 pannelli solari che occupano una superficie di 30-35 mq, con disposizione integrata (uno vicino all’altro), ma potrebbero richiedere una superficie di 60 mq con il posizionamento non integrato. Questo tipo di impianto produce un risparmio sulla bolletta energetica di all’incirca 1000euro l’anno. A cui si somma l’incentivo del GSE, che in questo caso ammonterebbe a 2300euro circa. In sostanza,  un risparmio di 1000euro sulla bolletta l’enel, più l’incentivo GSE (che si riceve con assegno)  di 2300euro, per un totale di 3300euro annui a fronte dei 1100 di consumi. Un risparmio reale di 2200euro che servono per ammortizzare il costo dell’impianto che costa in media 17mila euro. Quindi ci vogliono 5 anni e mezzo per il rientro dell’investimento. Ma gli incentivi valgono per venti anni. Ciò significa che per il resto dei 15 anni i 2300euro diventano ricavi senza spese se non quelle di manutenzione. L’ammortamento si allunga di qualche anno se chi effettua l’investimento accende un mutuo bancario. Le banche si sono attrezzate  con dei pacchetti ad hoc per favorire questa formula, con interessi comunque vantaggiosi. Chi acquista con i propri soldi ottiene la massima convenienza. Se non ci sono i soldi disponibili per l’investimento iniziale, conviene quindi anche con il mutuo bancario. Ma sopratutto l’investimento può essere fatto dall’azienda installatrice degli impianti, che lo installa a spese proprie, quindi a costo zero per i cittadini. In questo caso l’incentivo se lo prende l’azienda, ma il cittadino risparmia comunque con lo sconto sulla bolletta (20-30 euro al mese). Una soluzione precorribile soprattutto a livello condominiale che non si riesce a mettere tutti d’accordo sulle spese.