Intanto tra le polemiche, il presidente Loperfido esalta numeri e risultati dell’ultima edizione con ingresso a pagamento
Putignano Ba - La Regione Puglia ha premiato il Carnevale di Putignano con un contributo straordinario di 30mila euro, finalizzato a sostegno di questa antica e valente tradizione popolare. Nel contempo la fondazione Carnevale di Putignano ha reso noti i dati ufficiali degli incassi di questa prima edizione a pagamento, appena terminata.
Ma procediamo con ordine. A dare l’annuncio dei 30mila euro dalla Regione l’altra sera a Putignano è stato il consigliere regionale Pd Marco Lacarra, accompagnato dal consigliere comunale Pd Giacomo Polignano, alla presenza del Presidente della fondazione carnevale Giampaolo Loperfido.
Si tratta di un riconoscimento economico distribuito in egual misura anche a favore di altri due carnevali pugliesi di Massafra e di Manfredonia, come ha spiegato lo stesso Lacarra in conferenza stampa, annunciando il reperimento di risorse finanziarie possibilmente più cospicue, anche per il futuro, in considerazione della rilevante portata organizzativa di questi eventi.
Una boccata di ossigeno dunque per le casse della fondazione Carnevale di Putignano perennemente in deficit che, com’è noto, da quest’anno ha istituito le sfilate a pagamento, nel tentativo di reperire nuove economie, oltre ai continui <<sforzi>> finanziari straordinari richiesti sistematicamente alla locale amministrazione comunale. Nella giornata di ieri la Fondazione Carnevale ha altresì reso noti i dati ufficiali dell’ultima edizione del carnevale a pagamento, oggetto peraltro di non poche polemiche, finita peraltro nel mirino di più parti politiche, compreso il gruppo politico Ncd, componente dell’attuale maggioranza, la quale ha richiesto addirittura la rimozione del presidente Loperfido dal suo incarico.
Questione sulla quale si attendono posizioni più decise a margine della presentazione del bilancio consuntivo 2016, previsto come da statuto per il prossimo 30 aprile. Questi intanto alcuni dei numeri snocciolati con toni ‘trionfalistici’ dal presidente Loperfido, su cui dovranno ora tutti ragionare, considerando la rivoluzione provocata dall’introduzione dei ticket d’ingresso da 5 (prima e ultima sfilata) e 10 euro (l’unica sfilata centrale) a persona, nonché a seguito del maldestro annullamento di una delle sfilate per maltempo o presunto tale.
Sono stati 31.958 i biglietti venduti e 18.939 i partecipanti residenti non paganti; 200 le persone impiegate per la gestione delle fine delle sfilate per un totale di €193.536 incassati. A questi vanno detratti circa 95mila di costi necessari all’allestimento di recinzione, personale, siae, ecc., per un saldo attivo di circa 96mila euro su tre sfilate.
A questi andrebbero sommati 88mila euro provenienti dalla raccolta pubblicitaria, per un totale incassato di 184mila euro. Un importo insufficiente a coprire le spese generali della manifestazione che si attestano intorno ai 700-800mila euro. Inoltre, se quest’anno la fondazione può ancora contare sul contributo comunale di 400mila euro, e di quelli regionali di 80mila euro (50mila+30mila), dall’anno prossimo potrebbe dover essere costretta a coprire la più volte annunciata riduzione di un terzo del contributo comunale, e far quadrare i conti senza impoverire il programma dell’evento, come di fatto è già avvenuto quest’anno.
Del tutto inconferenti i 'roboanti' numeri annunciati, relativi alla cospicua quantità di articoli pubblicati su testate nazionali o locali e passaggi televisivi, poiché evidentemente inefficaci se si considera la ridotta affluenza registrata, anche in occasione delle manifestazioni collaterali, rispetto alle scorse edizioni organizzate con l'attuale amministrazione. Altra questione assai dibattuta dal fronte degli 'insoddisfatti', che oggi chiedono 'la testa' del presidente Loperfido.