Un inedito scrigno di concrezioni alabastrine tutto da scoprire. Col biglietto integrato si può visitare in abbinamento con il museo civico
Putignano Ba - Ci sono almeno tremila grotte censite in tutta la Puglia, ma solo alcune di esse incantano il visitatore per bellezza e per ragioni storiche legate alla loro scoperta. Tra queste ultime s’inserisce a pieno titolo la 'Grotta del trullo' di Putignano.
Una cavità carsica ricca di concrezioni alabastrine ed infiorescenze di calcite-aragonite, che brillano sotto il perpetuo gocciolio dell'acqua. Suggestivi anche i colori sulle superfici della grotta, dovuti all’effetto dei minerali trasportati sempre dell’acqua e che conferiscono alla roccia sfumature tra il rosso, il giallo-arancione e il grigio.
La Grotta del Trullo è raggiungibile anche a piedi, percorrendo la Strada Statale 172 Putignano – Turi, a circa 1,2 km dalle porte della città. Fu scoperta per caso il 29 maggio 1931 da alcuni operai che stavano scavando in superficie per la realizzazione del locale impianto fognario e censita per la prima volta dal geologo pugliese Franco Anelli il successivo 11 novembre dello stesso anno.
Fu registrata al catasto regionale delle grotte naturali e delle cavità artificiali e censita come prima in tutta la Puglia. Fu anche la prima grotta della Puglia (e la terza in Italia) ad essere aperta ai visitatori.
Nel 2011 ha ottenuto il riconoscimento di 'meraviglia italiana' e inserita nei mille siti italiani di interesse storico culturale e paesaggistico.
Le visite in grotta sono guidate dal gruppo speleologico del luogo che le gestisce. Vi si accede superando un dislivello di circa 12 metri camminando su una lunga scala a chiocciola.
Proprio in questi mesi si stanno ultimando i lavori di realizzazione di un fabbricato adiacente al trullo fornito di servizi igienici e bar, l’ampliamento dell’impianto di illuminazione e la sostituzione dei corpi illuminanti oramai obsoleti compresi quelli presenti nella grotta, il completamento dell’impianto idrico e la relativa messa in funzione delle due fontane interne al parco.
Molte iniziative promozionali intraprese dalla locale amministrazione, hanno consentito negli ultimi anni una significativa crescente affluenza di visitatori anche grazie ad eventi specifici organizzati nell’ampio parco attrezzato ove la grotta del trullo è inserito, come l’ormai immancabile e apprezzato appuntamento con della notte di san Lorenzo con 'Luci nel buio', osservazioni astronomiche e nel sottosuolo.
Con l’introduzione del biglietto integrato che abbina la grotta del trullo al museo civico Romanazzi Carducci, voluto dalla locale amministrazione per il viaggiatore avrà uno stimolo in più a fare tappa anche presso questa meraviglia della natura, per molti anni poco valorizzata perché considerata di modeste dimensioni, rispetto al più vasto sistema di grotte carsiche della vicina città di Castellana che però fu scoperto solo qualche anno dopo.