Il pub, luogo di ritrovo giovanile, raggiunto da un provvedimento temporaneo di sospensione delle licenze di tre giorni a fine maggio
Putignano Ba – Una nuova tegola si è abbattuta sulla cooperativa di produzione lavoro “Coopera” che si sostanza in un pub per la somministrazione di alimenti, bevande e iniziative culturali, sul Corso Garibaldi (Centro storico) di Putignano.
Già verso la fine di maggio, i titolari dell’esercizio scrivevano dalla loro pagina social di voler attendere per la riapertura dopo l’emergenza coronavirus, lamentando anche di essere da sempre osteggiati e bersaglio di attacchi immotivati che ne rendono difficile il proseguimento dell’attività.
Nei giorni scorsi si è appreso però che il Coopera era stato anche raggiunto da un provvedimento di sospensione temporanea delle licenze di tre giorni da parte del Comune di Putignano, tramite un'ordinanza emessa dalla responsabile della Pubblica Sicurezza, dr.ssa Maria Teresa Scalini. Il documento ha sospeso per tre giorni nel mese di maggio, le licenze di somministrazione di alimenti e bevande della società cooperativa ai sensi dell'articolo 10 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
A fronte di tale notizia era necessario conoscere anche la motivazione posta alla base di tale provvedimento. Da quanto si è appreso la sospensione è stato comminata perché la società ha svolto nel corso di alcune serate di apertura al pubblico, concerti, anche con relativo biglietto di ingresso, senza essere munita delle prescritte licenze.
Tali addebiti, originati probabilmente già da dicembre del 2018 - gennaio del 2019, quando il Coopera aveva ricevuto una prima diffida e poi un'ordinanza di divieto di esercizio dell'attività di pubblico spettacolo, a seguito di un sopralluogo dei Carabinieri del NAS che, coadiuvati da quelli della locale stazione (alla guida dell'allora comandante luogotenente Giuseppe Migliaccio), durante una serata musicale, constatarono che il locale era sprovvisto delle necessarie autorizzazioni.
Tornando all'odierna ordinanza del 20 maggio 2020, risulta altresì che il Comune di Putignano abbia trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica di Bari, attribuendo alle violazioni contestate rilevanza penale.
Tale ulteriore sviluppo del procedimento potrebbe essere riconducibile al fatto che pare che altri quattro nuclei familiari, residenti nelle vicinanze del locale, oltre a quelli che da tempo reclamano per i disagi arrecati dalla “movida notturna” in Corso Garibaldi e via San Lorenzo, hanno presentato nuovi esposti in procura per il disturbo della quiete pubblica e del riposo delle persone.
A fronte di questi ulteriori atti, pare che i carabinieri della locale stazione già a gennaio 2020 in seguito ai numerosi controlli effettuati di notte, abbiano richiesto al sindaco di adottare i provvedimenti di sua competenza per i rumori e gli schiamazzi provocati fino a tarda notte dal fatto che numerosi avventori consumano drink fuori dal locale.
A fronte di tutte queste azioni legali esperite dai residenti di Corso Garibaldi e via San Lorenzo Vico Netti e Vico Primo Santa Lucia e degli effetti che da essi sono scaturiti, ora ci si aspetta un concreto intervento da parte della locale amministrazione comunale, che pur sollecitata da più parti sulle questioni interenti l’impatto della “movida” nel centro storico di Putignano, sino ad oggi non sembra essersi mai pronunciata né politicamente, né formalmente. Come con la redazione, ad esempio, del regolamento del centro storico, più volte annunciato, che disciplini orari di apertura e chiusura dei locali di intrattenimento, stabilisca limiti ad alcuni eccessi e tuteli gli stessi pubblici esercizi produttivi già insistenti nella città vecchia.