Riceviamo e publichiamo la seguente nota stampa a firma di Marco Lassandro, con le motivazioni relative alla sue dimissioni dall'incarico presso la Fondazione Carnevale di Putignano

Marco LassandroPutignano Ba - Hanno fatto anche il giro dei social le esternazioni di Marco Lassandro, soprattutto per aver rivelato anzi tempo i dati reali relativi all'affluenza del pubblico alla recente edizione del Carnevale di Putignano e, soprattutto, con riferimento ai biglietti staccati.

I biglietti staccati sono stati in tutto 42.866 (compresi quelli omaggio). 85mila sono state le presenze complessive. Il dato delle presenze, secondoquanto riferisce Lassandro, è composto dalla somma dei * biglietti venduti + biglietti omaggio (42.866); una stima di putignanesi presenti a ogni sfilata; gli operatori e negozianti presenti nel percorso. Nella scorsa edizione del Carnevale 2023, i biglietti sono stati 48.910.

Ecco il testo integrale della nota stampa datata 19 febbraio 2024 e inviata alla Presidente della Fondazione Carnevale di Putignano, Consiglieri della Fondazione, alla Sindaca Luciana Laera e ai componenti del Consilgio Comunale.

Cari e care Putignanesi,
Ho aspettato che finisse la 630a edizione prima di inviarvi questa mia lettera nel profondo rispetto di tutte e tutti noi Putignanesi e delle nostre tradizioni. É con grande rammarico che annuncio le mie dimissioni dalla Fondazione del Carnevale di Putignano, e di seguito voglio raccontarvi il perché.


Parto dicendo che nel 2022 sono entrato in Fondazione come consigliere di amministrazione, ma penso di poter dire serenamente di aver fatto molto di più. Ed è con questa consapevolezza che scrivo oggi.


La mia esperienza nell’organizzazione di eventi nasce dai tempi del liceo (uno tra tutti Art in Progress, diventata da 13 anni la più importante manifestazione scolastica del nostro territorio), passando poi per altre esperienze tra cui l’Underwood Festival (dove ho sperimentato diversi metodi di gestione del lavoro e dei gruppi). É per questo che, durante l’edizione del Carnevale 2023, mi sono principalmente occupato della gestione dei botteghini e delle casse proponendo misure che incentivassero l’uso del POS. Risultato: quasi l’80% delle transazioni è avvenuta senza scambio di denaro fisico e, aggiungo, è stato l’anno in cui
si è ottenuto il maggior incasso dai biglietti venduti.

Sono poi stato di supporto nella gestione di altri ambiti come la sicurezza e la comunicazione interna. Quest’anno mi sarebbe piaciuto continuare a far evolvere l’organizzazione in tal senso, ma mi è stato reso impossibile. Non solo: mi sono ritrovato di fronte a situazioni in cui era difficile condividere idee, scambiare pratiche e cercare soluzioni nuove e migliorative.


Dal mio punto di vista, voglio perciò elencare tutto ciò che in questa Fondazione del Carnevale non ha funzionato:
1) Si è sentita la mancanza di una struttura organizzativa adeguata in grado di prevenire errori, gestire imprevisti e continuare a crescere. É mancata una seria programmazione, ingrediente fondamentale per mettere basi solide per maggiori possibilità di successo. Questo ha portato a una serie di “improvvisazioni” (visibili a tutti, putignanesi e non) che hanno messo a rischio la reputazione e l’immagine di Putignano.


2) Il lavoro della Fondazione è stato di fatto bloccato da marzo a ottobre 2023. Questo perché, nonostante le già annunciate dimissioni del presidente Vinella, non si è stati in grado di trovare un presidente fino all’autunno. La Fondazione per 7 mesi è stata come una nave senza il suo capitano. Il risulato? Un ritardo importante nella pubblicazione del bando per i maestri cartapestai (che sarebbe dovuto avvenire prima dell’estate) e conseguenti problematiche su tempistiche e condizioni di lavoro delle loro squadre.


3) Le modalità di gestione della nuova presidente hanno portato a un’assenza totale di comunicazione interna, una serie di decisioni mai condivise, affermazioni e toni che cercano più lo scontro che il confronto. Posso dire che si è notato sin da subito un cambio di passo rispetto alla presidenza precedente. In questo contesto - in cui anche per me è stato difficile portare il mio contributo - bisogna anche prendere atto del fatto che alcune decisioni sono state prese sulla base di scelte politiche. Queste hanno avuto come risultato l’esclusione, senza alcuna motivazione o avviso, di alcuni collaboratori del Carnevale con esperienza e professionalità, nonché l’accentramento delle decisioni più strategiche in mano a presidente, direttore artistico e vicepresidente.


4) L’inerzia della Fondazione e della giunta comunale nel liberare il capannone occupato dal maestro cartapestaio che non ne aveva più diritto è a mio avviso inaccettabile. Questo ha portato purtroppo il 7° maestro vincitore del bando 2024, a rinunciare alla propria partecipazione. E questo non solo ha privato tutti noi di un carro in più per le strade, ma ha appesantito inevitabilmente la già delicata relazione tra maestri cartapestai e Fondazione.


Aggiungiamoci anche che i maestri vincitori del bando della manifestazione 2023 hanno dovuto iniziare i lavori prima del saldo dei contributi della scorsa edizione. Ovviamente questo episodio rischia seriamente di indebolire ulteriormente il rapporto di fiducia tra la Fondazione e i maestri cartapestai stessi, relazione importantissima per il successo di questa tradizione.


5) Le maschere di carattere e gruppi mascherati, per l’ennesima volta, hanno dovuto svolgere le loro attività di preparazione alla manifestazione con tempi che non sono adeguati a uno spettacolo che deve puntare sempre di più all’eccellenza. Queste problematiche sono state soprattutto generate dalla tardività della gestione di cui ho parlato. Temo che, aggiunto questo pezzo al precedente e continuando su questa strada, il meccanismo e la tradizione possano arrestarsi portando un serio danno a tutti noi.


Io sono abituato a lavorare per far bene e raggiungere - insieme - il miglior risultato. Non mi sembra che a capo della Fondazione e dell’Amministrazione ci sia mai stata questa volontà purtroppo. Il futuro si crea un passo alla volta, un’azione, una scelta alla volta. Ritengo profondamente che tutti questi episodi non rappresentino una buona premessa per guardare in avanti in modo costruttivo.


Mi dispiace molto che ciò che abbiamo iniziato a costruire lo scorso anno, con buoni risultati, abbia subìto una battuta d’arresto. Standoci dentro, ho potuto capire lacune e punti di forza del Carnevale e sono certo che il potenziale di questa nostra tradizione, in questi anni, non sia stato esplorato neanche da lontano.
Ci sono ambiti in cui il mondo va avanti e noi siamo totalmente fermi. Pensate all’impatto di alleggerire la parte burocratica (dalla partecipazione ai bandi alla facilità di fruizione delle informazioni per il pubblico), e di implementare servizi digitali che sono ormai alla portata di tutti. Tutto ciò farebbe risparmiare tempo e denaro ad una Fondazione che non ne farebbe di certo a meno.

Ci sarebbe stato anche il tempo giusto per farlo durante il periodo di COVID, ma probabilmente il Carnevale non è mai stato tra le priorità di questa Amministrazione.

Concludo con alcuni ringraziamenti doverosi e importanti. Ringrazio tutto il personale con cui ho avuto la fortuna di lavorare lo scorso anno, più che questo. È stato bello riuscire a superare insieme le difficoltà incontrate e migliorarci di sfilata in sfilata.


Ringrazio il gruppo organizzativo che ha lavorato instancabilmente per sopperire alle lacune di una struttura carente di figure professionali e di programmazione.
Ringrazio anche i maestri cartapestai, gruppi mascherati e maschere di carattere senza i quali non si potrebbe svolgere il Carnevale più bello del mondo.
Devo questa decisione a me stesso e ai valori e le motivazioni che mi hanno portato a svolgere questo ruolo nel rispetto che si deve quando si amministra un ente pubblico.


Mi dimetto sperando di poter tornare un giorno a contribuire alla crescita del nostro Carnevale. Marco E. Lassandro

 
Condividi