Nella suggestiva location della Grave abbiamo incontrato il protagonista indiscusso della serie ispirata al romanzo di Roberto Saviano
Castellana Grotte - Meglio conosciuto come Gennaro Sevastano nella serie Gomorra, ma non solo, Salvatore Esposito è il secondo ospite di Festivarts, l’evento che mette al centro il dialogo con gli artisti ospiti e il racconto della loro vita personale e professionale.
Dal ruolo clamoroso in Gomorra a quello più recente nella serie tv SKY Piedone: nella carriera di Salvatore Esposito non mancano film e serie tv di successo, due libri e nuovi progetti in arrivo. Il 16 luglio è salito sul palco di Festivarts per una serata volta a mostrare la persona oltre l’artista, alla scoperta della carriera di un attore che ha fatto molta strada senza mai andare troppo lontano da casa.
Salvatore è originario di Napoli, ed è proprio qui che sono ambientati alcuni dei progetti che lo vedono protagonista. È partendo dal sogno della recitazione che Salvatore racconta della sua infanzia nella periferia di Napoli e dei pregiudizi frequentemente associati a queste zone, ammettendo che crescere lì gli abbia dato una marcia in più rispetto ad altri. “Le periferie di Napoli, Bari o Palermo vengono viste come luoghi oscuri ma ci sono tante altre periferie nel resto d'Italia e d’Europa che sono molto peggio. Una famiglia forte alle spalle che ti tutela e protegge ti dà la possibilità di crescere velocemente, e se hai un sogno di cercare di prenderlo con tutte le tue forze. Se cresci nella bambagia, con il piatto pronto a tavola forse hai meno fame.”
Se è vero che Napoli incanta per la sua bellezza avvolta dal mistero, i numerosi registi che hanno deciso di ambientare i loro progetti in questa città ne sono la prova. “Dopo Gomorra tanti registi internazionali hanno deciso di girare i loro progetti a Napoli perché affascinati da questa mia città così esoterica, misteriosa, tanto meravigliosa quanto potenzialmente tenebrosa”. Salvatore elogia la sua città per la sua celebre bellezza, ma non nasconde anche il suo lato più negativo, quello legato alle problematiche dei quartieri più difficili. “Io sono convinto che il grosso del lavoro lo devono fare le famiglie e soprattutto le istituzioni nei quartieri difficili perché purtroppo ancora oggi quando un bambino, un ragazzo ha bisogno di sostegno o supporto se non ha la famiglia non ha nessun altro per toglierli dalla strada, per dargli un’opportunità che vada oltre quella di delinquere”.
Un messaggio che mira a denunciare il problema quanto a diffondere speranza nei giovani che come lui hanno un sogno ma meno opportunità per realizzarlo. Ne parla Domi Ciliberti, sindaco di Castellana Grotte: “Credo che la sua storia sia da stimolo per tutti i ragazzi che cercano una vittoria nella vita senza lasciarsi andare alle facili promesse di scorciatoie che in questi tempi dilagano. Ma alla fine il lavoro, il sogno, l’ambizione, la dedizione premiano, e Salvatore ne è l’esempio.”