Putignano (Ba) - Riceviamo e pubblichiamo volentieri, una lettera inviataci da una persona diversabile che ha voluto affidare a noi e alla riflessione dei nostri lettori, la sua triste vicenda personale, pur senza entrare nei particolari, che lo ha visto vittima di un'estorisione
"Egregio direttore,
E’ un episodio accaduto recentemente a chi Vi scrive; una persona che si dimostrava onesta e molto amica, improvvisamente, per motivi di interesse, ha mostrato il lato peggiore dell’essere umano. Il disabile indifeso ha dovuto subire la mala sorte! Certo, questa persona oggi si sente un eroe perché ha vinto approfittando della bontà e della fiducia riposta ingenuamente in lui, ma noi disabili abbiamo un cuore buono (che non ha nulla a che vedere con il buonismo) perchè vogliamo il bene altrui.
Ricorderò questa persona nelle mie preghiere, affinchè il Signore gli dia, ancora, tanta fortuna, per avere ingiustamente tanti sacchi di farina fino ad essere il capo mugnaio, ma infine, la mia considerazione, è questa: egli è solo un poveraccio.
Un avviso a tutti i miei fratelli con sofferenza: non fidatevi mai di nessuno, perché fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Noi indifesi affidiamoci alla provvidenza di Dio".
Putignano, 11 novembre 2010
Un disabile