Comunicato Stampa
Il nostro Santo Protettore sarà in “trasferta” dal 21 dicembre al 31 marzo 2010 per partecipare alla mostra “Arte in Puglia dal medioevo al ‘700” che si terrà prima al museo civico di Foggia e, quindi, nei musei provinciali di Bari e di Lecce.
La mostra si rifà ad un modello prestigioso: la mostra “Arte in Puglia dal Tardoantico al Rococò” curata nel 1964 da Michele D’Elia. La mostra attuale ne rappresenta in un certo senso la riedizione aggiornata, articolata in più settori.
Quella che si apre il 21 dicembre, e che interessa anche la Basilica di San Nicola ed il museo diocesano di Trani, è dedicata al medioevo ovvero dall’alto medioevo al tardo gotico.
La mostra, curata dal Professore Francesco Abbate, con la collaborazione dei Docenti Gioia Bertelli per l’alto medioevo, Pina Belli D’Elia per il romanico, Marina Falla per la cultura bizantina, Maria Stella Calò perl’età sveva e angioina, registra la piena collaborazione delle tre Università pugliesi, delle Soprintendenze ai Beni Culturali e dei principali musei provinciali, comunali e diocesani della Regione.
Nella mostra saranno esposti oggetti di scavo altomedievali,sculture delle varie epoche, dipinti.
Un aspetto particolare della mostra è dato dal coinvolgimento delle Comunità ebraiche in quanto nel museo diocesano di Trani sono conservate opere di cultura ebraica, che saranno esposte nella mostra, a conferma che nella Puglia medievale la cultura ebraica era molto e di alto livello.
Per quello che riguarda il nostro Protettore, si tratta di una nuova , temporanea “traslazione” della teca in argento contenente le reliquie che già altre volte è stata esposta in analoghe mostre (mostra barese su Federico II e mostra romana sulle crociate) e che, per l’occasione è stata congruamente assicurata con la “Reale Assicurazioni” contro i rischi che potrebbe correre in questo periodo.
La “trasferta” si presnta come una “missione” religiosa e culturale – artistica.
Come è a tutti noto, infatti, la teca contiene frammenti ossei della calotta cranica del Santo protomartire ed è oggetto di devozione da parte di tantissimi fedeli non solo di Putignano. Riproduce le sembianze del volto di un crociato, risale al 1300 circa e costituisce un raro e prezioso documento di arte sveva.
Messaggero d’arte e di devozione, a oltre duemila anni dalla sua morte, il nostro Santo Protettore continua ad essere motivo di soddisfazione ed orgoglio per noi putignanesi.
Pinuccio Mangini