Racconti di viaggio per fare del passato la forza che ci spinge nel presente a progettare un futuro migliore. La visione della memoria storica attraverso gli occhi dei giovani e momenti di incontro tra generazioni A cura dell''istituto IPSSAR DI PUTIGNANO
Putignano (Ba) - A tale scopo, venerdì 25 maggio 2012, ore 10.30, nella Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di Putignano, gli studenti delle classi quinte dell’ IPSSAR hanno presentato i loro diari di viaggio a bordo del "Treno della memoria 2012".
Ospiti d’onore: Il Cavaliere Francesco Dalena, reduce del secondo conflitto mondiale e Presidente dell’Associazione reduci e combattenti Putignano, l’Assessore alle politiche sociali Vito Genco, il Presidente del Consiglio Comunale Prof. Pietro Sportelli, il Dirigente Scolastico IPSSAR, Prof. Francesco Tartaglia e la Prof.ssa Angela Fontana.
Il primo momento della giornata è stato dedicato alla tragedia di Brindisi. “Il luogo dell'istruzione non può diventare luogo di distruzione!!!Per il delitto non c'è gloria! Melissa! Tu rimani nella nostra memoria, nella nostra vita”. Vita, memoria, storia, fatti, avvenimenti. Argomenti che oggi vengono a volte non valorizzati pienamente, soprattutto nel mondo giovanile. La disamina e l'approfondimento di questi valori unici ed irripetibili sono un punto di partenza per sensibilizzare i giovani verso le molteplici problematiche che li coinvolgono.
All’evento hanno partecipato alcuni giovanissimi rappresentanti dell’Associazione Terra del Fuoco, che da ormai 5 anni, in partenariato con la Regione Puglia, cura l’organizzazione del treno speciale che a febbraio ha portato 800 studenti pugliesi in visita ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau.
Hanno invitato gli studenti a non essere indifferenti difronte alla violenza. Alla mancanza di legalità occorre impegnarsi, ognuno nel proprio piccolo, e partecipare attivamente alla costruzione del futuro.
“Vogliamo ricordare – ha dichiarato la Prof.ssa Angela Cino, referente del progetto– un evento rispetto al quale i testimoni diretti, le candele della memoria, si vanno via via spegnendo per questioni di età. Questa giornata serve a fare in modo che la fiamma di questa memoria sia passata ad altre candele più giovani, forti, e sia capace di evitare ciò che è avvenuto nella civilissima Europa solo sessantasette anni fa, e cioè che un ordinamento giuridico vero e proprio si torcesse fino a dar luogo ad un orrore programmato per legge".
Ricordare gli orrori della guerra, le vittime della Shoah, capire in cosa consiste la zona grigia della storia, comprendere che la civilissima Europa sapeva degli orrori dei campi. Ritornare al passato, collegarlo al presente. Rivivere i grandi eventi, il Fascismo, la Seconda guerra mondiale, la Resistenza, con la semplicità di un uomo comune, la testimonianza di come la memoria e la rievocazione di questi fatti illumini la grande Storia. Riandare indietro nel tempo, ai nostri soldati, accompagnati dalla consapevolezza che hanno fatto cose giuste per la pace, sono andati dove la Patria li ha inviati, hanno combattuto per la Patria.
“Gli italiani hanno sempre combattuto con onore - ha continuato così il Cavalier Dalena - anche con mezzi non all'altezza della situazione”, come risulta dagli atti e dai suoi ricordi ancora lucidi e toccanti. Non sono mancati momenti di vera commozione quando il Signor Dalena ha raccontato di essersi salvato dai bombardamenti, pregando la Madonna in una baracca con i suoi compagni.
I video, le foto, le letture per educare alla pace ed alla cittadinanza sociale i giovani, aiutarli a costruire un futuro di solidarietà per il nostro Paese e per l'Umanità nella piena consapevolezza che è necessario mantenere viva la memoria nelle nuove generazioni.
Il progetto realizzato è stato un viaggio da intraprendere insieme agli studenti, per godere del raggiungimento di grandi obiettivi partendo da nulla, per vivere la vita per quello che è e per quello che può donarci giorno per giorno. Per non dimenticare, per trarre insegnamento dal passato affinché non si ripetano più le atrocità vissute.
Prof.ssa Angela Cino