Una settimana fa abbiamo lanciato l'allarme: rifiuti abbandonati dietro al Cimitero da almeno due settimane. Ieri nuova foto di conferma: da 20 giorni sono ancora lì. Ma nulla si muove, assenti anche le associazioni ecologiste
Putignano Ba – I rifiuti sono ancora lì in via Santa Caterina da Siena, dietro il civico cimitero di Putignano. Pensavamo fosse clamorosa la segnalazione da noi pubblicata una settimana fa, che indicava la permanenza di quello scempio già da due settimane. E invece possiamo rilanciare il grido di allarme: sei giorni fa erano già due settimane che il cumulo di rifiuti c'era (le foto hanno la data impressa nel file). Con le temperature di 35 -36 gradi centigradi di questi giorni, fanno almeno 20 giorni che i rifiuti straripanti in putrefazione giacciono ancora lì.
Lo avevamo già emarginato nel titolo del nostro precedente articolo: “rifiuti abbandonati anche dal comune?”. Ora abbiamo la conferma che l’inerzia delle autorità competenti di fronte al problema è conclamata. A rafforzare tale assunto, le continue pedisseque segnalazioni e reclami che pervengono al nostro giornale (foto), ma che vengono puntualmente lamentate e manifestate anche tramite altri canali d’informazione non (social network), che non trovano risposta alcuna. Domenica per esempio l'inverecondo spettacolo della "monnezza", nei pressi dell'asilo S.Nicola, era veramente da "paese sottosviluppato".
Altro frequente e legittimo interrogativo: cosa ne pensano e soprattutto cosa fanno nel merito le associazioni che per vocazione, predicano la tutela e la salvaguardia dell’ambiente; le associazioni di categoria, i sindacati, i partiti e movimenti politici che dovrebbero operare nell’interesse dei cittadini. Ci riferiamo nello specifico alle associazioni come Legambiente e Cittadinanzattiva. Ma ci sarebbero molte altre simili impegnate nella salvaguardia delle tradizioni locali, nella riscoperta delle nostre campagne, del turismo sostenibile, ecc.. Bello per esempio, per gli amanti delle ciclopedalate, fare lo slalom tra le buste maleodoranti dell’immondizia abbandonata per le strade di campagna.
Per non parlare della inconferente e poco energica azione delle associazioni di categoria che dovrebbero essere rappresentative dei problemi lamentati da commercianti e ristoratori (alle prese con numerose difficoltà logistiche e contraddizioni emerse con il nuovo servizio di raccolta). Non da ultimo partiti e movimenti politici che, peraltro, si preparano alla prossima competizione elettorale.
Da parte loro non si ha notizia di alcuna vertenza in atto né tantomeno di una qualche attività di concertazione. La vertenza è dunque totalmente affidata alle doglianze dei cittadini, che sinora hanno atteso pazientemente, ma invano risposte e correttivi almeno ai problemi più abbaglianti, generati dallo sciatto nuovo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. Ora che probabilmente la pazienza è finita, e le incongruenze persistono, per vedere accolte le istanze e in odore di una vera e peropria emergenza sanitaria, forse essi saranno costretti a scegliere la strada del contenzioso.