Il Dr. Vito Vinella agli studenti: "fate una ricerca sulla storia di questi eroi putignanesi che hanno dato la vita per la Patria"
Putignano Ba – Seppure in forma ridotta, questa mattina dinanzi al monumento ai Caduti di tutte le guerre di Putignano, si è svolta una cerimonia religiosa e al contempo civile, dedicata alla Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Presenti all’evento, le autorità civili e militari, una delegazione dell’Associazione Combattenti e Reduci, una delegazione dell’Associazione Aeronautica Militare. La cerimonia si è aperta con l’Alzabandiera a deposizione della corona d’alloro. A seguire la funzione religiosa officiata da Don Battista Romanazzi.
Il momento più commuovente è arrivato con la lettura della preghiera del soldato, declamata dal Comm. Dr. Vito Vinella, presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Putignano. Egli ha saputo guidare le rappresentanze scolastiche degli studenti intervenuti, nel ricordo di valorosi putignanesi caduti in battaglia, esortando i più giovani a perpetuare la memoria storica del nostro paese, con ricerche e studi sui quegli uomini valorosi che combatterono a costo della vita per l’Unità Nazionale.
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Dal discorso del Dr. Vinella:
“ Tra i caduti putignanesi ai quali sono state intitolate delle strade, il Capitano Mario Laterza dell’Arma Aeronautica e suo fratello Sottotenente Carlo Laterza dell’Esercito Italiano. Entrambi erano figli del Dott. Laterza.
- Il Sottotenente Carlo Laterza fu fucilato a Cefalonia insieme ad altri colleghi ufficiali.
- Il Soldato Domenico Loliva, caduto in combattimento a Cefalonia.
- Il Tenente Pietro Sbiroli, caduto in combattimento in Africa Settentrionale, nella battaglia di El Alamein.
- Gino Papanice, disperso in combattimento nel Mare Medierraneo.
Il Comune di Bari ha intitolato una strada a Giuseppe De Fano. Egli trascorse gli ultimi anni della sua vita nella nostra Putignano. Era fuochista del MAS 15 (Memento Audere Semper), comandato dal Capitano Luigi Rizzo, in formazione con il MAS 14 guidato dal Tenente Giuseppe Aonzo, con base ad Ancona.
10 Giugno 1918 ore 03:00 del mattino.
Una formazione navale Austriaca al comando della Corazzata S. Stefano e della Tagheoff, era diretta a Brindisi per bombardare i depositi di viveri e armi degli alleati anglo americani.
I due MAS riuscirono a penetrare la difesa della Corazzata colpendo in pieno S. Stefano e Tagheoff con due siluri. Usciti dal cerchio della formazione nemica ma inseguiti da una torpediniera, il Comandante Rizzo perde il suo cappello che cade in mare e ordina al suo pilota di virare per recuperalo affinché non cadesse nelle mani nemiche.
L’inseguimento continua e il comandante Rizzo ordina il lancio di due bombe di profondità in rapida successione che, esplodono sotto la torpediniera nemica, la quale rallenta la sua corsa e si ferma.
I due MAS, giungono così vittoriosi ad Ancona, ove la popolazione li accoglie nel porto come eroi e li applaude per aver inferto un colpo mortale alla Marina Austro Ungarica, che darà il via alla fine della guerra”.
Unica pecca della manifestazione, l’assenza di un adeguato impianto di amplificazione in grado di far udire con chiarezza ai presenti i vari preziosi interventi, nonché la grave assenza dell’Inno Nazionale o una banda che provvedesse ad eseguirla. Qualcuno ha preferito ossequiare i Caduti, specialmente se parenti, soffermandosi sulle iscrizioni ad essi dedicate, che sono atergo del Monumento, ma in tanti anche in queste occasioni sembrano non riordarsene.