A seguito di un incontro con l'assessore regionale alla sanità Pentassuglia, il circolo Pd di Putignano ha elaborato un documento contenete una serie di proposte interenti l'operatività dell'Ospedale Santa Maria degli Angeli
Putignano Ba - Riceviamo e pubblichiamo il testo integrale del documento inviato alle autorià regionali, elaborato dal circolo del Partito Democratico di Putignano, pare a seguito di specifico incontro con l'assessore regionale ramo Donato Pentassuglia.
"Tra i tanti diritti che la Costituzione garantisce ai cittadini italiani, riteniamo che il diritto alla salute sia uno dei diritti più importanti da tutelare poiché spesso coinvolge le persone più deboli come i bambini, le donne e gli anziani.
Questo diritto è quello che abbiamo sempre cercato di perseguire attraverso la richiesta di qualificare sempre di più l’attività dell’ospedale “Santa Maria degli Angeli” di Putignano.
Quindi rigettiamo al mittente le osservazioni di quanti dicono che la difesa del nostro ospedale è una battaglia campanilistica non ne abbiamo fatto negli ultimi ventenni né ne stiamo facendo ora; infatti da sempre l’ospedale di Putignano ha servito il comprensorio del sud-est barese.
Con la definizione di sud-est barese si è soliti indicare un comprensorio costituito da 14 comuni, cui se ne aggiungono 2 afferenti la provincia di Brindisi ed 1 a quella di Taranto. Questo territorio, che conta 403.886 abitanti (dati al 31 dicembre 2013) è attualmente servito, da un punto di vista sanitario, da due presidi ospedalieri pubblici: Santa Maria degli Angeli di Putignano e San Giacomo di Monopoli; oltre alla presenza di un IRRCS a Castellana Grotte con prevalente specializzazione in Gastroenterologia. In dettaglio, l’Ospedale di Putignano serve un bacino di utenza che va da 164.955 a 258.960 abitanti (a seconda che si inseriscano o meno i comuni di Rutigliano, Noicattaro e Martina Franca); quello di Monopoli serve un bacino di utenza che va da 93.490 a 144.926 abitanti (a seconda che si inseriscano o meno i comuni di Fasano e Cisternino).
L’Ospedale di Putignano, tra reparti e servizi conta 17 Unità Operative, di cui 6 complesse (Chirurgia e Oculistica con Direttore già nominato, e Cardiologia, Ostetricia, Anestesia, e Ortopedia attualmente senza Direttori) e 11 semplici a valenza dipartimentale per un totale di 169 posti letto
Inoltre siamo in presenza di una rete stradale molto scomoda e pericolosa e due distinte reti ferroviarie: i centri della costa sono serviti da Trenitalia, mentre quelli dell’entroterra dalle Ferrovie Sud-Est con unica possibilità di coincidenza presso la stazione ferroviaria di Bari centrale.
Siamo quindi in presenza di un territorio che fa del policentrismo la propria specificità.
Per tali motivi si ritiene che l’Atto di Indirizzo predisposto dalla ASL di Bari sia nocivo e dannoso per la tutela della salute dei cittadini del comprensorio; anzi, a nostro parere è opportuno che l’ospedale di Putignano resti attivo e che venga potenziato sia come pianta organica del personale che come attrezzature ospedaliere.
Pertanto si ritiene indispensabile che l’Ospedale di Putignano mantenga le Unità Operative attualmente presenti con la realizzazione dei seguenti interventi:
- Nomina dei quattro Direttori delle Unità Operative Complesse ( Cardiologia, Ostetricia, Anestesia, e Ortopedia)
- UTIC (Unità di Terapia Intensiva Coronarica con Emodinamica) con un incremento di soli 6 posti letto
- UTIR (Unità di Terapia Intensiva Respiratoria)
- Un incremento di almeno 4 Unità Mediche del Servizio di Anestesia e Rianimazione
- Fornitura di un apparecchio per Risonanza Magnetica Nucleare
- Fornitura di un endoscopio con cauterizzatore per endoscopia digestiva anche di urgenza.
Se la presenza di reparti chirurgici in assenza di un reparto di Rianimazione può ingenerare qualche timore in relazione alla sicurezza degli interventi, si evidenzia che l’intervento di urgenza da parte di un Anestesista Rianimatore, che può essere garantito anche da un Servizio di Rianimazione con in dotazione qualche respiratore (attrezzatura indispensabile e comunque già presente nelle sale operatorie) è cosa diversa dalla degenza rianimatoria, che subentra successivamente e può essere effettuata anche in centri diversi.
In un’ottica di razionalizzazione della spesa, si può anche concordare su una fusione amministrativa, ma non fisica, dell’Ospedale di Putignano e dell’Ospedale di Monopoli in un unico Presidio Ospedaliero, con un unico Direttore Sanitario, un unico Direttore Amministrativo ed un unico Direttore per ogni Unità Operativa (possibilmente eliminando le UOSVD e costituendo tutte UOC ubicate, laddove possibile in entrambi gli stabilimenti ospedalieri, garantendo in questo modo una maggiore razionalizzazione delle risorse umane).
Se poi si vuol far rendere al meglio le Unità Operative, si possono organizzare all’interno degli ospedali degli ambulatori dedicati, che, a costo zero, potrebbero ridurre le liste di attesa; in tal modo si invertirebbe una tendenza quale quella di chiudere gli ospedali, impegnandoli maggiormente nella diagnosi e cura delle patologie acute e del loro decorso.".