carabinieri controlliAnche quest’anno, come di consueto, il Comando Provinciale Carabinieri di Bari, ha tracciato un bilancio delle attività condotte nel 2009.

Il Comando Provinciale di Bari con i suoi 1600 uomini, si articola in:

­52 Stazioni e 3 Tenenze presenti negli altrettanti comuni facenti capo alla Provincia di Bari;

­ 11 Comandi di Compagnia, dislocati nelle cittadine aventi la maggiore concentrazione di popolazione;

­       1 Nucleo Cinofili di stanza a Modugno;

­       1 Reparto Operativo da cui dipendono un Nucleo Investigativo suddiviso in quattro Sezioni che si occupano a loro volta di criminalità organizzata, reati contro la persona, reati contro il patrimonio, catturandi, stupefacenti ed infine di repertamenti e rilievi sulla “scena criminis”;

­       sempre alle dipendenze del Reparto Operativo il Nucleo Radiomobile, reparto di pronto intervento e la Centrale Operativa, organo propulsore di tutto il Comando, sulla quale sono attestate le linee del 112, terminale di circa 2.500 telefonate giornaliere alle quali i nostri carabinieri sanno sempre fornire adeguate risposte d’intervento.

 

L’impegno profuso in questo anno, finalizzato a potenziare la qualità dell’attività operativa su piu’ fronti, in particolare quello dei reati contro la persona e della lotta alla droga, si è tradotto in una strategia che ha posto un freno al dilagare delle molteplici realtà criminali nel capoluogo ed in provincia.

La prevenzione, nella lotta alla criminalità, resta la strategia vincente per combattere il suo sistema di potere, incidere sulle sue complicità, estirpare le coperture che creano cultura, prassi e contesti mafiosi.

La lotta alle consorterie criminali a Bari, è resa ancora più ardua soprattutto dai continui rimescolamenti dei gruppi malavitosi sempre alla ricerca della supremazia territoriale.

Tra le insidie più grosse, i minori “utilizzati” dalla malavita, la cui crescita resta troppo spesso intrappolata nella logica della violazione delle regole, della violenza e della sopraffazione, come unico metodo per emergere ed ottenere facili guadagni.

Utilizzati per lavori di manovalanza le giovani leve, spesso sono i protagonisti più attivi della criminalità barese. L’adescamento del minore da parte dei sodalizi criminali fa leva su tutti quei fattori di debolezza tipici di una personalità in crescita, per di più inserita per motivi familiari in un contesto ambientale spesso intriso di una subcultura mafiosa.

In questo ambito, l’Arma, nel suo operare quotidiano accompagna ad una mirata e proficua attività repressiva una sempre maggiore attenzione alla diffusione della cultura della legalità intesa come una possibilità concreta di continuare ad educare informando i piu’ giovani, “vivendo i luoghi”, realizzando reti concrete tra i cittadini  e l’istituzione stessa (ne sono una prova concreta i percorsi didattici sulla legalità che l’Arma porta ogni anno nelle scuole).

Per chi come l’Arma opera da sempre per il bene della comunità, ha la necessità di ritrovare i fili della nostra ”umanità” nel rapporto con la comunità e soprattutto con chi la comunità la vive ai margini, perché sono loro che vivendo fuori da ruoli precostituiti si rendono piu’ bisognosi di aiuto.

Si rende necessario dunque, costruire giorno per giorno occasioni di incontro e confronto, “edificare” i legami che istituiscono gli spazi della convivenza nella legalità, creando rapporti di prossimità, e ciò è determinante per migliorare le prospettive del vivere civile.

 

Sul piano delle attività criminali emergono inoltre:

­        l’estorsione, gestita con le formule intimidatorie tipiche del racket, spesso in stretta connessione con il reato associativo, come è emerso al termine di alcuni processi di mafia, resta una delle attività illecite tradizionali.

­        l’usura, praticata con moduli, diversamente articolati, in cui l’inserimento del crimine organizzato può non risultare immediatamente riconoscibile, rimane fonte primaria per l’accumulazione di liquidità e per l’appropriazione di imprese commerciali e produttive, nonché atavica espressione del predominio criminale sul territorio.

­       i reati predatori che, privilegiati dalle centrali malavitose in argomento, restano un importante introito che consente alle compagini del malaffare di finanziarsi e talvolta rigenerarsi.

­       la detenzione e spaccio di droga.

Ma anche per ciò che concerne tali fattispecie di reato, le risposte che l’Arma mette in campo sono efficaci : le vittime infatti possono contare sulla capacità da parte della nostra Istituzione di fornire risposte adeguate e sulla certezza di essere supportati in un lungo e talvolta doloroso percorso come spesso accade per le vittime del racket delle estorsioni e dell’usura.

ATTIVITÀ REPRESSIVA

I dati relativi all’attività di prevenzione e contrasto dei reati in Bari e provincia – al 5° posto su scala nazionale per numero di abitanti con quasi 1.560.000 cittadini distribuiti su una superficie di 5.138 kmq– sono eloquenti:

­       2816 arresti in totale;

­       108 persone arrestate per associazione a delinquere e 37 di stampo mafioso;

­       631 arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con quasi 100 kg di droga sequestrati;

­       397 arresti di cui 94 sono stati eseguiti per furti in esercizi commerciali, 61 per furti di autovetture, 38 per furti in abitazioni e 22 per scippo;

­       163 rapinatori assicurati alla giustizia;

­       82.274 servizi tra pattuglie e perlustrazioni effettuate, per un totale di circa 500mila ore di servizio, con circa 435mila persone identificate contestualmente al controllo di oltre 320mila mezzi. Da segnalare il fortissimo impulso all’attività di controllo alla circolazione stradale, tesa in particolare a contrastare il fenomeno della guida senza cinture di sicurezza o –in caso di motoveicoli- da parte di centauri privi di casco. Nello specifico le infrazioni al C.d.S. più sanzionate sono state la mancata revisione degli automotoveicoli, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, il mancato possesso dei documenti di circolazione e la mancanza di copertura assicurativa. Parimenti sono aumentati i controlli con l’utilizzo dell’etilometro, disposti soprattutto nelle ore notturne dei giorni prefestivi e festivi, avvalendosi anche di 4 nuovi apparati acquistati con i fondi messi a disposizione dalla Prefettura e dalla Regione Puglia, per intensificare i controlli volti ad arginare il triste fenomeno degli incidenti stradali, di cui è stata riscontrata negli ultimi tempi una maggiore incidenza, in ragione della presenza di numerosissimi giovani nelle zone ove sono ubicate le discoteche maggiormente frequentate e soprattutto sulle strade statali e provinciali particolarmente interessati dal traffico di afflusso e deflusso di tali locali di divertimento.

­       413 sorvegliati speciali arrestati in violazioni di obblighi imposti dall’A.G. e 218 per evasione dagli arresti domiciliari;

­       100 gli arresti per estorsione e 25 quelli per stalking;

­       una sessantina infine, gli extracomunitari arrestati per inosservanza dei provvedimenti di espulsione.

Particolare menzione va data, infine, all’attività svolta dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale, cui spetta il merito della risoluzione di numerosi gravi delitti, che solo l’utilizzo di sofisticati strumenti tecnologici ha reso possibile. Tra cui, va ricordato l’apporto fornito per il buon esito delle indagini relative alla tentata rapina perpetrata in Noicattaro lo scorso 27 settembre, a seguito della quale rimase mortalmente ferito uno dei rapinatori e veniva poi tratto in arresto il complice.

 

PRINCIPALI OPERAZIONI ANNO 2009

 

06 marzo 2009, i carabinieri della Compagnia di Triggiano nel contesto dell’indagine “Redivivo”, ha eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere contro un sodalizio criminale dedito alle rapine, ai furti di mezzi a scopo estorsivo e spaccio di droga in vari comuni della provincia.

20 maggio 2009, i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Monopoli, nell’ambito dell’indagine “Norba” hanno eseguito 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere contro un sodalizio dedito alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, capeggiato da un uomo e dalla sua convivente. L’intera indagine ha permesso il sequestro di circa 8 kg di droga tra cocaina e hashish.

06 luglio 2009, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Monopoli hanno arrestato in flagranza di reato due persone insospettabili, trovate in possesso di 12 kg di cocaina e 2 kg di eroina, per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro.

08 luglio 2009, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Barletta,  nell’ambito dell’indagine “Banche & Meloni”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 persone facenti parte di una banda dedita alla commissione di rapine, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione armi e ritenuti responsabili di 45 rapine ai danni di uffici postali, banche e farmacie, fruttando un bottino di circa 350mila euro.

22 agosto 2009, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari, in collaborazione con la polizia tedesca e l’interpol, hanno arrestato un pericoloso latitante rifugiatosi in Germania. Sul conto dell’uomo pendeva un provvedimento di cattura internazionale per l’omicidio del boss di Valenzano, Michelangelo Stramaglia.

28 ottobre 2009, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari, a seguito di una irruzione in un casolare a Ceglie del Campo, hanno arrestato, in flagranza di reato 5 persone impegnate in un “summit di mafia”. Al “commando” fu-rono sequestrate una mitraglietta skorpion, una pistola cal. 38, una 357 magnum, un passamontagna “mephisto”, guanti in lattice e tre motocicli, di cui uno di grossa cilindrata. Si ipotizza che stessero per compiere un attentato o una “spedizione punitiva”.

13 novembre 2009, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Trani, nell’ambito dell’indagine “Crazy Horse”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare  nei confronti di 10 persone facenti parte di un sodalizio criminale dedito ad organizzare scommesse clandestine collegate a competizioni non autorizzate tra animali (corse di cavalli in particolare). Gli animali venivano dopati con sostanze illegali e quando ormai erano ridotti allo stremo delle forze da massacranti allenamenti venivano destinati alla macellazione clandestina.

17 novembre 2009, i carabinieri della Compagnia di Andria hanno sottoposto a sequestro beni per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro riconducibili a due spacciatori del luogo, padre e figlio, arrestati qualche mese prima poiché sorpresi a spacciare nella loro villa “bunker” protetta da telecamere di sorveglianza. Tra i beni sequestrati, 8 autovetture di grossa cilindrata, quote societarie e la stessa villa.

28 novembre 2009, i carabinieri della Compagnia di Triggiano hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 300mila euro appartenenti ad un imprenditore usuraio arrestato lo scorso 27 agosto nel corso di una importante operazione antiusura condotta dagli stessi militari. Tra i beni sequestrati unità immobiliari, terreni, auto di grossa cilindrata e quote societarie riconducibili alla ditta di cui l’imprenditore era socio.

02 dicembre 2009, i carabinieri della Compagnia di Andria, nell’ambito dell’indagine “Dromos”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone  ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di reati contro il patrimonio aventi ad oggetto autovetture o mezzi simili, fra i quali furti, ricettazioni e riciclaggi effettuati sul territorio nazionale e all’estero.

05 dicembre 2009, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari, hanno dato esecuzione a 8 fermi di polizia giudiziaria, emessi dalla D.D.A. del capoluogo pugliese nei confronti di altrettanti esponenti di spicco del clan “Di Cosola”, accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione e porto di armi clandestine, ricettazione, traffico di sostanze stupefacenti ed estorsione. L’operazione ha permesso di disarticolare la struttura di comando del sodalizio e di sventare l’imminente commissione di ulteriori omicidi.