Gli estrosi corpetti in cartapesta della raffinatissima e poliedrica artista putignanese, hanno incantato gli spettatori di un singolare defilè allestito in strada
Putignano Ba - È il Maestro d’arte Luigia Bressan la mente creatrice e la mano modellante dei corpetti di cartapesta che lunedì scorso, nella notte dei desideri, hanno solcato la passerella urbana della neopiazza Teatro, all’interno del palinsesto agostano “Popola” del Comune di Putignano, in collaborazione con la Fondazione di Carnevale e il sostegno di Coopera.
La sfilata, fino a quel momento inedita nella stessa città natale, si colloca, insieme ad ulteriori iniziative estive, in un’ottica di destagionalizzazione del Carnevale, ma riesce ad andare ben oltre, con quella che potrebbe definirsi la “decarnevalizzazione della cartapesta”.
L’atavica tecnica nostrana, infatti, non è più finalizzata esclusivamente alla creazione di pupi allegorici, ma assume un carattere assoluto di strumento autonomo per l’espressione artistica. Un ritorno alle origini che guarda ai possibili sviluppi futuri dell’attrattività putignanese, oltre la mercantizzazione del turismo, verso la creazione di una nuova ed originale identità culturale.
La narrazione artistica della Carta Elegante di Luigia Bressan è articolata su dieci capitoli fondamentali: dieci abiti-sculture che riproducono fedelmente seducenti corpetti settecenteschi e si arricchiscono di note semantiche sempre diverse, sfilando in cornici musicali scelte ad hoc.
Dal vento, al mare, al viaggio, ogni abito cristallizza una possibile forma dell’animo femminile e si offre con discrezione, nello stesso tempo con carattere, alla lettura interpretativa dello spettatore, con cui l’artista condivide così l’emozione del momento artistico. Il tutto anticipato da una coinvolgente coreografica guerresca della stessa artista, con spada e volto dietro una maschera rigorosamente in cartapesta, simbolo della continua e intima lotta tra sogno e realtà, tra ispirazione e interpretazione, tra idea e forma, e origine della creazione artistica più autentica.
Le bellissime modelle scelte per la sfilata hanno ben interpretato il ruolo di “anime femminili dell’opera d’arte”: volti austeri e movimenti decisi, impreziositi da un meticoloso lavoro di trucco e parrucco in completa simbiosi con i loro elaboratissimi scrigni di cartapesta. – Una cartapesta resa nobile ed eterna – spiega l’artista – perché seppur nuova, nella sua matericità richiama il passato ma è tesa al futuro grazie alla sua rigidità e resistenza.
La scelta dei corpetti è stata dettata da questo parallelismo tra forma e materia: anche i corpetti sono un richiamo storico che oltrepassano il tempo attraverso i concetti universali rappresentati nei loro precisi dettagli. Da arte povera la cartapesta trova nobiltà proprio nella ricchezza della sua elaborazione formale e la ferma postura dei bustini vuole essere un chiaro stimolo al vivere integro e vigoroso, senza altezzosità, ma con la fiera consapevolezza della nostra umanità -
A fare da sfondo al red carpet, una macchina grafica con la rappresentazione di un cervo e del sole umanizzati, simboli della guida spirituale dell’artista che, a fine evento, si è trasformata in un omaggio alla notte di San Lorenzo, notte di realtà sognanti e sogni che diventano realtà. – Ringrazio tutti i collaboratori che hanno contribuito per la realizzazione di questo evento ed ammetto che portare finalmente a Putignano con il mio lavoro mi emoziona tantissimo – chiosa la Bressan a conclusione dell’evento – L’arte è nutrimento di bellezza per l’anima e la nostra comunità ha bisogno di sfamare la propria parte più intima. Dalla bellezza non può che derivare benessere sociale cui mi auguro di aver contribuito con questo mio lavoro -.
(Silvia Laterza)