La provocazione dei ragazzi che compongono iI Clan "la Ginestra" del gruppo scout Putignano 1 coglie nel segno. Grande successo per il dibattito sulla possibile reintroduzione della leva militare.
Putignano - La tematica di scottante attualità legata alla possibilità non così remota della chiamata alle armi è stata al centro di un interessante dibattito domenica 16 giugno presso il Chiostro Comunale di Putignano. Promotore dell'iniziativa il Gruppo Scout di Putignano 1 - Clan "La Ginestra" che si è interrogato sulle prospettive legate ad un possibile conflitto che coinvolga anche il nostro paese.
Appalusi anche per la proiezione di un docufilm, dal titolo "ABBRACCI-ARMI" ideato, prodotto e recitato dai ragazzi dal grande impatto visivo ed emozionale. La narrazione mediata attraverso le immagini (in movimento) e l'immaginario dei protagonisti del documentario ha contraddistinto la serata indirizzandola al confronto e alla riflessione.
E se fino a qualche anno fa l'idea di un ritorno alla leva obbligatoria sarebbe sembrata alquanto lontana e anacronistica, oggi risulta un'eventualità possibile se non probabile alla luce dei conflitti e delle guerre sempre più a noi vicine e non solo geograficamente.
Tra gli intervenuti al dibattito Francesco Minervini (fratello del compianto Guglielmo) docente e scrittore, Mina Varnasidis volontaria di Operazione Colomba corpo di pace non violento in zone di conflitto, Tetiana Rohocha testimonianza diretta della terra e del popolo Ucraino e Angelo Rollo docente.
Toccante l'intervento della giovane Tetiana che ha ricordato il dramma dei suoi familiari e connazionali in Ucraina tra la voglia di vivere la "normalità" quotidiana e il dramma della guerra con l'angoscia dei continui bombardamenti. «Le persone che vivono in Ucraina non sanno se vivranno domani. - racconta Tetiana - Potrebbe accadere di tutto e quindi vivono ogni giorno come fosse l'ultimo della loro esistenza. Assaporando pienamente ogni istante che la quotidianità può offrire loro.»
«Serve una forte presa di coscienza sulla difesa della pace che parta dalle scuole e investa la società tutta. - sentenzia Francesco Minervini - Sono onorato dell'invito di voi ragazzi a questo confronto su tematiche così importanti ed urgenti e sono certo che voi sarete fautori di un cambio di rotta che rimarchi la difesa del valore della pace ripudiando del tutto la guerra, come la Costituzione italiana tra l'altro ci insegna, in Ucraina come in Palestina e in altre regioni del mondo.»
In sintonia con Minervini le parole del prof. Rollo: «Oggi vedo qui ragazzi interessati che si interrogano e partecipano attivamente per capire e migliorare la nostra società attanagliata dalle tante crisi che viviamo attualmente.»
Mina Varnasidis ha ripreso le parole del docente Rollo a proposito dell'idea di Europa, sostenuta dalle nuove generazioni e vista dai profughi come simbolo della libertà. Ma sottolineando come sempre più spesso sia solo simulacro del valore della libertà che essa stessa tradisce quando si rifugia nei propri privilegi rifiutando i migranti e confinandoli in veri e propri campi di detenzione.
A chiudere la serata un momento musicale con Tetiana Rohocha che ha allietato i presenti con la sua voce calda e appassionata nel segno della speranza e della fiducia per le sorti del suo paese.