Appuntamento doppio che ha inaugurato la Orientation Week al liceo Majorana - Laterza di Putignano.

Laffi e docenti al Liceo Majorana LaterzaPutignano - Il 21 gennaio Stefano Laffi, sociologo, ricercatore ed esperto dell'universo giovanile, ha coinvolto studentesse, studenti e docenti dell'istituto putignanese.

Due confronti distinti, ma complementari, hanno animato la giornata: al mattino, un dialogo con gli studenti delle classi quinte dal titolo Alla ricerca di sé: esperienze e vocazioni individuali; nel pomeriggio, un confronto con i docenti su Cercare le vocazioni in adolescenza: analisi delle esperienze ottimali. Gli incontri, ospitati il primo nella biblioteca, il secondo nell'auditorium del liceo, hanno offerto spunti di riflessione e strumenti concreti per affrontare una delle sfide più complesse dell’età adolescenziale: scoprire chi si vuole diventare. A supporto per l'organizzazione del progetto, oltre il gruppo docenti promotore dell'"Orientation Week", la dirigente prof.ssa Daniela Menga, il prof. Osvaldo Capraro e gli studenti dell'associazione Aula.

Al mattino: un dialogo con gli studenti

Alle ore 9:00, Laffi ha incontrato gli studenti delle classi quinte, accompagnandoli in un viaggio alla scoperta di sé stessi. Attraverso esempi tratti dalle sue ricerche e dalle storie di giovani incontrati nel corso della sua carriera, ha affrontato temi come l’identità, le aspirazioni e le pressioni sociali che spesso condizionano le scelte di vita. “La ricerca di sé non è una corsa contro il tempo, ma un percorso fatto di esperienze, errori e scoperte”, ha dichiarato, invitando i ragazzi a non temere l’incertezza e a valorizzare le proprie passioni.

Due testimonianze dagli studenti che hanno seguito l'attività.

"Dall'incontro con il dott. Laffi ho capito che la costruzione del nostro domani è un processo complesso, che parte da noi e dalle nostre vocazioni. Ognuno di noi ne ha una, ed essa può evolversi nel nostro futuro, se scegliamo di coltivarla. Da sempre portiamo sulle spalle il peso della responsabilità di scegliere; a diciott'anni, decidere chi vogliamo essere è una sfida quotidiana. Ci confrontiamo con così tante possibilità che spesso siamo sopraffatti dall'angoscia di prendre la strada sbagliata. Penso sia impossibile prevedere se la scelta che adesso riteniamo la migliore si rivelerà essere quella giusta, ma cosa ci impedisce di provarci lo stesso? A diciott'anni, ciò che possiamo fare è dare voce a ciò che sentiamo nostro, che ci rende felici, che ci fa stare bene; partire di li e costruire, passo dopo passo, errore dopo errore, traguardo dopo traguardo, il nostro rigoglioso futuro." Gaia Lanzilotta

"Noi ragazzi spesso ci sentiamo perduti e, pur vedendoci insofferenti, spesso gli adulti ci lasciano schiacciati sotto le cataste di pensieri che affollano le nostre teste giovani. Noi non siamo le vittime di un tempo tiranno; noi, come umani, portiamo avanti la tradizione di una gioventù scansafatiche da decenni ormai, e il fardello dell’indifferenza e dei giudizi affrettati si fa sempre più pesante. L’incontro con Stefano Laffi ci ha fatto capire che il problema non siamo solo noi, ma è radicato anche altrove, è seminato sotto chili di terra nei cuori dei più grandi, e se non ce ne rendiamo conto ora anche noi coltiveremo l’indifferenza. Quello che sicuramente porterò con me dell’incontro è la complessità che si nasconde dietro il silenzio degli alunni in classe, e l’esercizio di indagine che abbiamo fatto assieme ne è la prova schiacciante." Giuseppe di Terlizzi

Laffi al Liceo Majorana Laterza

Pomeriggio: un confronto con i docenti

Nel pomeriggio, alle ore 15:30, è stato il turno dei docenti, chiamati a riflettere sul loro ruolo nel sostenere gli studenti nella ricerca delle vocazioni, alla luce di un'esplicativa e rivelatrice lettura dell'esperienza vissuta al mattino dai giovani allievi. Laffi ha sottolineato l’importanza di creare un ambiente scolastico che favorisca esperienze ottimali (quelle in cui i ragazzi si sentono pienamente coinvolti e realizzati), proponendo approcci didattici più flessibili e inclusivi. “I docenti non sono solo trasmettitori di conoscenze, ma facilitatori di percorsi”.

Illuminanti i riferimenti al lavoro di ricerca svolto dal sociologo con i ragazzi nel contesto lombardo dove spesso la condizione sociale dello studente e dei suoi genitori (pensiamo ad esempio agli immigrati) diviene barriera per una realizzazione piena e futura tramite il percorso universitario. Curiosità: le famiglie filippine a questo proposito, per il solo fatto di frequentare per lavoro un contesto sociale vicino a  classi sociali più agiate, fa si che siano più propense a studi che puntino agli studi universitari: quindi la non esclusione a priori del liceo come scuola da frequentare rispetto all'imposizione dell'iscrizione a istituti professionali. Ma le difficoltà nella libera scelta di una specifica facoltà e sede universitaria ormai si scontrano un po' per tutti con i costi che tale scelta comporta. "Ho frequentato la Bocconi. - ci ricorda Laffi - AI miei tempi costava un milione e mezzo di lire...  oggi il costo si aggira sui diecimila euro". E qui si apre il capitolo studio-lavoro, con il difficile tentativo di coniugare i due aspetti tra ricerche di offerte di lavoro su Indeed per il fine settimana e la necessità di rispettare il programma di studi con relative scadenze.

«Noi non sappiamo ciò che desideriamo. Noi scopriamo ciò che desideriamo solo allargando e amplificando le nostre esperienze per irrobustire ed ampliare la "conoscenza", il "sapere" alla base di quel "sentire, desiderare"». E di qui l'invito ai docenti a farsi tramite di questo processo. Non solo trasmettitori di conoscenze, ma facilitatori di percorsi, facendo attenzione, alla stregua dei ragazzi, a trovare un punto di equilibrio con se stessi per catalizzare meglio il dialogo, la crescita, la ricerca del "proprio e altrui desiderio". 

Una giornata per ripensare la scuola

I due incontri hanno evidenziato come la scuola possa diventare un luogo di crescita autentica, sia per gli studenti che per i docenti. “La ricerca di sé e delle vocazioni non è un compito individuale, ma un processo collettivo”.
Come possiamo, insieme, costruire una scuola che sappia ascoltare, accompagnare e ispirare? La ricerca di sé non è una corsa contro il tempo, ma... "un percorso fatto di esperienze, errori e scoperte, non temere l’incertezza e valorizzare le proprie passioni".