Con l'Italia sempre nel cuore, 18 emigranti putignanesi il 20 febbraio 1952, dopo 41 giorni di navigazione raggiunsero le coste australiane e sbarcarono a Melbourne
Putignano (Ba) - Domenico Genco, Cesare Calabritta, Vincenzo Mastrangelo, Cosimo Intini, Giammarino Casulli, Vincenzo Basaldo, Nicola Tria, Giovanni Sportelli, Benedetto Demattia, Armando Alimede, Michele Notarangelo, Stefano Decataldo, Giovanni Campanella, Nicola Giannandrea, Giuseppe Bianco, Vincenzo Ignazzi, Vincenzo Catera e Mario Morea.
Potrebbe sembrare la formazione della nazionale di calcio, invece sono 18 emigranti putignanesi che il 20 febbraio 1952 dopo 41 giorni di navigazione per raggiungere le coste australiane, sbarcarono a Melbourne. Tutti ventenni e con le idee ben chiare: “un futuro migliore”. E’ una foto in bianco e nero conservata con pregevole accuratezza ed a tergo appuntati tutti i nomi degli intrepidi viaggiatori. L’emigrazione di quegli anni divenne il più grande esodo migratorio della storia moderna. Putignano, partiti da Putignano
Scene di abbracci, addii, pianti e fazzolletti sventolanti le abbiamo viste in molti documentari dell’epoca ma Domenico Genco, “Mimmo” per gli amici e, (come la tradizione putignanese vuole), meglio conosciuto con il soprannome di “ SCINC’ ”, quei momenti li ha vissuti da protagonista. Da subito si stabilisce a Sidney dove lavora duramente. <<Non tutto è stato facile>>, afferma quando racconta dei primi anni in Australia ma è fiero di essere riuscito a farsi strada con il sudore ed i calli alle mani.
Si è partiti da zero e gradualmente si è realizzato il sogno tanto atteso. Loro, i nuovi australiani, potevano chiedere alle autorità locali che i famigliari potessero raggiungerli ma, solo dopo aver superato alcune selezioni. Potevano sposarsi con connazionali “per procura”, o meglio senza conoscere il compagno o la compagna alla quale unirsi in matrimonio e solo guardando una foto che magari, ritraeva una persona che non era nemmeno l’interessato. Si era abbagliati da prospettive migliori e da un futuro roseo e questo spingeva la gente a fare di tutto per attraversare l’Oceano in un viaggio non certo agevole e piacevole.
Oggi i putignanesi d’Australia sono milioni e si fanno onore. Mimmo è così orgoglioso di essere un nostro compaesano che ama parlare in dialetto in forma perfetta e con termini che noi giovani storpiamo o abbiamo dimenticato, (magari come loro hanno fatto un po’ con l’inglese). Sorride quando ne da conferma e fa alcuni esempi. Per i suoi 80 anni i suoi nipoti gli hanno regalato una maglia della nazionale di calcio italiana con impresso il numero 80 ed il suo nome “MIMMO”, anzi “MIMO” che ha indossato con orgoglio per la finale ITALIA – SPAGNA sperando in una nostra vittoria.
Non è pessimista, anzi il contrario ma con gli occhi lucidi dice:<< Dalla mia ultima visita a Putignano sono passati 17 anni. Di quei 18 emigranti, siamo rimasti in due, il tempo scorre inesorabile, …. chissà … forse tra qualche anno ci torno in Italia!!>> Putignano ringrazia, saluta Mimmo e sua moglie Anna che è una abruzzese fantastica.
Paolo Bianco.