Riceviamo e pubblichiamo questa accorata lettera aperta di un lettore di Nardò (Le), indirizzata al sindaco di Alberobello. L'indignazione per una brutta disavventura della famiglia di un diversabile nell'affollata Città dei Trulli, nel giorno della festa del 25 aprile

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Gentilissimo Sig. Sindaco di Alberobello, è con vero rammarico che mi vedo costretto a scriverLe questa lettera. Il mio nome è Sebastiano Francone, e vivo a Nardò (LE). Nella giornata del 25 aprile con la mia famiglia e alcuni amici abbiamo deciso di venire ad Alberobello per trascorrere una bella giornata.



Lo stupendo paesaggio e il meraviglioso sole facevano pensare che tutto potesse andare per il meglio fino a quando, tutti insieme, non abbiamo deciso di fare dei piccoli acquisti per poi ricordare, una volta a casa, della bella giornata trascorsa.

Premetto che ho un bellissimo bambino di 7 anni di nome Jacopo che, affetto da tetraparesi spastica, è costretto ad una sedia a rotelle. Dopo una estenuante e inutile ricerca di un parcheggio per disabili libero, sono riuscito a parcheggiare a svariate centinaia di metri dal centro. Ci siamo recati presso un negozietto proprio su Largo Martorella, e proprio li siamo incappati in un commerciante di circa 50 anni dai capelli bianchi e dall'aspetto trasandato di una insensibilità inverosimile, mi ha praticamente VIETATO di entrare nel negozio con la sedia a rotelle perché, a dir suo, gli bloccavo la vendita.

Arrabbiati e schifati da tanta insensibilità, maleducazione ed arroganza non abbiamo potuto fare a meno che rinunciare agli acquisti, esprimere i nostri pareri e allontanarci per evitare che la discussione potesse ulteriormente accendersi, con la promessa però che avrei informato Voi dell'accaduto per un formale richiamo al negoziante maleducato.

Voi avete la grande fortuna di vivere prevalentemente di turismo, ma se un disabile deve parcheggiare a centinaia di metri dal centro a causa dell'esiguo numero di parcheggi dedicati, e deve incontrare commercianti dai modi a dir poco allucinanti perché si coltiva l'idea che tanto i turisti sono clienti di passaggio e che trattarli bene è sprecato, vuol dire che qualcosa non va per il verso giusto.

Ovviamente non generalizzo, ma ci tenevo a raccontarLe quello che a noi è Accaduto, le ho anche allegato un paio di foto per indicarle qual è il negozio di cui parlo (non pubblicate n.d.r.).


Distinti saluti
Francone Sebastiano Nardò (Le)