Medici di base e specialisti ASL per migliorare i percorsi di diagnosi e cura
Castellana Grotte Ba - Migliorare i percorsi diagnostici e terapeutici per i pazienti affetti da malattie croniche facendo interagire -con un modello di cura innovativo- i medici di Medicina generale con gli specialisti territoriali e ospedalieri.
l’obiettivo del progetto “Filo Diretto con il territorio: competenze in network al servizio del paziente- Puglia edition”, frutto di un accordo di collaborazione fra ASL Bari e Healthcare Network Partners s.r.l., con il sostegno di Novartis Farma.
I dettagli del progetto sono stati presentati l'altro ieri nella Casa della Salute a Castellana Grotte. Ad aprire i lavori, il direttore del Dipartimento Salute della Regione Vito Montanaro.
“La Puglia, già prima del Covid – ha detto Montanaro - era partita nel cercare di organizzare il territorio in modo che ci fosse un punte tra ospedale e territorio. Il Pnrr fa venire alla ribalta in modo poderoso il tema della Sanità territoriale – ha aggiunto - evidenziando in particolare l’opportunità di inserire in queste strutture oltre al medico di medicina generale gli specialisti, interni ed esterni, uno “schema” che noi avevamo già avviato prima dell’emergenza Covid, ad esempio nei PTA o con i Centri Polifunzionali territoriali, e in questo la Casa della Salute di Castellana rappresenta un plastico esempio. Di fatto, il Pnrr – ha concluso Montanaro- ci consente di accelerare anche il processo di cura anche in assistenza domiciliare, integrata e protetta. I medici di base e gli specialisti non si dedicano soltanto alla cura del paziente cronico in strutture extra-ospedaliere, territoriali e sanitarie, ma la stessa organizzazione potrà raggiungere il paziente cronico a casa, nel caso in cui esso non possa recarsi nella struttura territoriale ed è inutile che vada in un ospedale”.
Il network - composto dai medici di Medicina generale che operano nella Casa della Salute a Castellana Grotte, gli specialisti ASL ospedalieri e ambulatoriali – si propone di incrementare la qualità dei servizi sanitari in determinate branche quali Dermatologia, Reumatologia, Cardiologia, Pneumologia, Oftalmologia, Neuroscienze e Oncologia.
Per il direttore generale della ASL, Antonio Sanguedolce, “è un progetto molto importante nella prospettiva della medicina territoriale, che diventerà uno degli obiettivi principali nei prossimi anni anche in base al PNRR. E’ un passo in avanti – ha proseguito Sanguedolce - nel percorso diagnostico-terapeutico dei cittadini, presi in carico sia dal punto di vista della diagnosi sia per quanto riguarda il trattamento della patologia, in particolare nelle branche specialistiche individuate come riferimenti all’interno di questo progetto sperimentale. Castellana, poi, ha nella sua Casa della salute una prolifica fonte d’ispirazione per progetti sperimentali come questo, un vero e proprio “modello Castellana” basato sulla collaborazione con i medici di medicina generale, insieme ai quali sono stati intrapresi diversi percorsi innovativi”.
Il bacino di utenza a cui il nuovo progetto si rivolge comprende 24mila pazienti del territorio di Castellana Grotte. Sono invece nel complesso 18 i medici di base coinvolti, di cui 8 interni alla struttura della ASL e 8 esterni.
Referente per l’attuazione del progetto è Vincenzo Gigantelli, direttore del Dipartimento assistenza territoriale della ASL. “Vorremmo esportare questo modello altrove – ha commentato Gigantelli - la Casa della Salute di Castellana è una struttura di comunità dove operano attori pubblici ma anche privati. Oggi si parla di medicina sartoriale che metta insieme le competenze manageriali e organizzative di cui siamo portatori. La novità del progetto è creare un network che risolva i problemi e li orienti nella giusta direzione a beneficio dei pazienti – ha continuato Gigantelli – per dare un risultato coerente di monitoraggio, telemedicina e attenzione alle patologie sul campo, e soprattutto dare un servizio alla popolazione soddisfando il bisogno di salute espresso”.