Peccato che nel 2021 il Comune ne aveva già acquistato uno (diesel) per 296mila euro. Ma il servizio è poco utilizzato e quasi gratis per chi non può permettersi il biglietto

Fermata Bus PutignanoPutignano Ba - La Regione Puglia ha consegnato altri 25 bus a metano ad 11 Comuni e tra questi c'è anche la città del carnevale, con l'obiettivo di togliere completamente dalla circolazione e rottamare gli Euro 1, Euro 2 ed Euro 3.

Peccato che solo tre anni fa, nel 2021 il Comune di Putignano acquistò un bus nuovo di zecca da 296mila euro nell’ambito del bando Smart Go City (a basso impatto ambientale) ma, ahinoi, alimentato a gasolio.

La novità permette tuttavia di rimettere in luce le annose carenze e costi del servizio pubblico urbano locale di Putignano.

Molti non se ne sono mai neppure accorti ma, la città di Putignano consta di due linee di autobus per il trasporto di persone nell'area urbana. Una passa per il quartiere “zona 2000” fino a giungere alla zona industriale e viene utilizzata quasi prevalentemente per raggiungere l'ex sanatorio di Monte Laureto. La seconda è quella forse più nota che collega la città al quartiere periferico di S.Pietro Piturno.

A rendere poco fruibile tale servizio è da sempre l’incomprensibile carenza di segnali e delimitazioni che indichino chiaramente dove sono collocate le fermate, e dei cartelli con il dettaglio degli orari e le istruzioni per quei pochi che intendano fare il biglietto o acquistare un abbonamento.

Considerando che tale servizio esiste in convezione con il COTRAP a Putignano dal lontano 2004, ad oggi non si spiega come mai questi non sia mai stato adeguatamente pubblicizzato (salvo qualche rara eccezione), anche in funzione di una eventuale e quanto mai necessaria riduzione del traffico veicolare.

Pur non possedendo il dato aggiornato e guadando agli anni scorsi, oltre alla copertura finanziaria del servizio da parte della Regione Puglia, il Comune sostiene inoltre spese di compartecipazione per quasi 250mila euro l’anno, ai quali vanno però aggiunti i costi per le agevolazioni tariffarie per gli abbonamenti da concedere a tutela della mobilità delle categorie più bisognose: gli anziani over 60; invalidi, studenti figli di famiglie e basso reddito, ecc., residenti nei quartieri di San Pietro Piturno e San Nicola e nelle zone periferiche, ricomprese nel percorso di linea del trasporto pubblico locale.

In soldoni, il trasporto urbano comporta dei costi importanti per la locale amministrazione, anche perché le tratte registrano uno scarsissimo sbigliettamento. I bus da e per la zona industriale per esempio, circolano quasi sempre vuoti e quindi, almeno quelli più datati inquinano soltanto e complicano il traffico.

Nonostante la questione si stata più volte oggetto di confronto anche politico, le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni hanno solo allargato la platea dei beneficiari delle agevolazioni tariffarie per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, ma senza intervenire concretamente per incentivare l’uso di questi mezzi pubblici presso l’intera comunità, magari invogliando i cittadini, come sarebbe logico fare, a lasciare l’auto a casa.