Sotto la lente di ingrandimento dei militari sono finite decine di resort e masserie, in particolare alcune che si trovano ad Altamura, Corato e a Putignano. Anche per questi casi, le Fiamme gialle hanno chiesto alle amministrazioni comunali l’elenco dei matrimoni celebrati in sede civile per risalire alle coppie e mettersi in contatto con loro per chiedere informazioni su come e quanto hanno pagato per organizzare la festa di nozze.
L’obiettivo è individuare i ricavi degli imprenditori non dichiarati. Importante è anche la collaborazione con la Siae che ha fornito gli elenchi di chi ha pagato per le esecuzioni di prestazioni musicali. I controlli sui conti in regola si allargheranno già dal prossimo mese, non appena comincerà la stagione estiva, agli stabilimenti balneari e a ristoranti, discoteche, night club e parcheggi.
Nel mirino anche il settore dei funerali attorno ai quali si è sviluppato in Puglia un business milionario, che ha acceso la spia dei controlli. Così i militari del nucleo di Bari specializzato nell’attività di contrasto all’evasione fiscale da un mese stanno passando al setaccio i conti delle imprese mortuarie e delle sale ricevimenti, per incastrare chi non paga le tasse o guadagna denaro in nero. Per risalire ai furbetti del fisco, le fiamme gialle hanno chiesto al Comune di Bari, e ad altre dieci amministrazioni comunali, sparse tra nord e sud barese, l’elenco dei decessi e dei decreti per la tumulazione. Da questi dati i finanzieri hanno estrapolato i nominativi dei defunti, e hanno inviato per posta a casa dei parenti, un questionario da compilare con tutte le indicazioni sul funerale. Ai famigliari è stato chiesto di indicare il nome dell’agenzia funebre a cui ci si è rivolti, l’importo dei costi sostenuti, e soprattutto le modalità di pagamento. In molti casi si è scoperto che il titolare dell’impresa, non aveva emesso la fattura.