Putignanesi_a_Martina_FrancaPutignano (Ba) - Un mix fortunato di condizioni favorevoli ha determinato il successo della visita al Centro antico di Martina Franca organizzata dall’Associazione “La Goccia” di Putignano:  Condizioni atmosferiche ideali; l’interesse dei partecipanti; le bellezze artistiche ed architettoniche della Città visitata; la competenza della guida, dotta e appassionata,  Teresa Acquaviva; le bontà gastronomiche del pranzo …



In circa cinquanta alla partenza, chi con proprio automezzo e chi in pulman, la visita è iniziata da Porta Santo Stefano, arco trionfale di accesso al Centro antico.

Di particolare interesse, in mattinata, il Palazzo ducale che è stato possibile visitare  in via eccezionale, in quanto interessato a lavori di restauro, grazie all’interessamento di un putignanese, Gaetano Dimonte, funzionario dipendente del Comune di Martina. Nel palazzo ducale notevoli gli affreschi di Domenico Carella ammirati nella sala dell’Arcadia, del Mito, della Bibbia e la Cappella dei Duchi.

Successivamente, molto apprezzata è stata la visita alla Basilica di  San Martino che ha consentito di contemplare, tra l’altro, le statue del Presepe e quella imponente di San Martino sull’altare centrale, opere di Stefano  da Putignano, la Madonna Pastorella e l’altare con reliquia di Santa Comasia dal nome oggetto di una gustosa leggenda.

Dopo il lauto pranzo presso il ristorante Villa del Carmine, il pomeriggio è stato dedicato a testimonianze relative all’origine di  Martina: Vico Montedoro; le Chiese di San Nicola dei Greci, di San Vito e di San Pietro, la Porta stracciata, le Torri ed il  Quartiere la Lama.

Particolare ammirazione hanno suscitato i decori in pietra, di stile barocco e rococò, che impreziosiscono tanti architravi, portali, logge, balconi  dei bei palazzi del Centro antico.

Il rientro alle ore 19,00, soddisfatti per aver trascorso una giornata diversa, divertente ma non vuota, ricca di spunti di riflessione circa la necessità di conservare, difendere e valorizzare i nostri Centri antichi.