Entusiasmo e nessuna paura. "L'unica cosa che conta è la maglia rossoblù"
Putignano Ba - È appena arrivato, ma sembra già a casa sua, Vito Castelletti, il nuovo allenatore della Virtus Putignano, intento a tracciare le linee guida per la stagione in arrivo davanti al suo nuovo gruppo. La notizia del ripescaggio dalla Prima Categoria in Promozione è ancora fresca e sulla bocca di tutti.
Inevitabile è la curiosità di comprendere lo stato d'animo del nuovo timoniere virtussino, all'indomani della pubblicazione di quel comunicato FIGC che ha fatto svoltare l'estate calcistica putignanese.
Quanto attendeva il ripescaggio e qual è stata la sua reazione?
"Da una settimana si parlava della possibilità di essere ripescati, ma fino a quando non arriva l'ufficialità si sta sempre sotto tensione. Appena è arrivata, la gioia è stata tanta, tanta. Non riesco ancora a crederci. C'è un entusiasmo incredibile da parte di tutti quanti".
Solo entusiasmo o l'idea di giocare in Promozione la preoccupa un po' per le maggiori difficoltà che una categoria superiore comporta?
"No, assolutamente, non ci penso proprio, l'entusiasmo supera tutto. Ho passato una vita nel calcio sotto pressione: non mi spaventa nulla".
La preparazione come sta andando?
"In questo momento stiamo facendo un lavoro impostato sulla resistenza. I ragazzi stanno rispondendo veramente bene, con grande disponibilità, sacrificio e impegno. Abbiamo anticipato un po' i tempi rispetto alle altre squadre perché avevo bisogno di valutare tutti e di fare le scelte con molta oculatezza, anche per capire dove intervenire sul mercato".
Il primo giudizio sui ragazzi che già facevano parte della rosa dello scorso anno?
"Sono molto contento della loro disposizione al sacrificio. Questa per me è la base da cui partire, il resto si può correggere".
Quale sarà il destino dei giocatori in prova?
"Be', con l'accoglimento della domanda di ripescaggio cambia lo scenario. Abbiamo bisogno di mettere in rosa complessivamente tre giocatori tra i classe '94 e '95".
Che cosa pensa del lavoro svolto dal suo predecessore Francesco Palazzo? È stato complicato entrare in sintonia con una squadra allenata per tre anni sempre da lui?
"Io ho provato ad entrare in sintonia con la squadra con tranquillità, con i miei modi. Franco Palazzo ha svolto un grande lavoro, ha ottenuto grandi risultati e merita grandissimo rispetto. Lo ringrazio. Ma questo ripescaggio è sia merito dei risultati ottenuti in precedenza da Palazzo e della vecchia dirigenza, sia della nuova, che ha fatto qualcosa di straordinario in questo mese e mezzo".
Tornando al campo, ha un modulo tattico preferito?
"In questo momento sto provando il 4-3-3, però il modulo è l'ultima cosa che conta nel calcio. Prima di tutto vengono altre componenti: spirito di sacrificio, corsa, coesione di gruppo. Gli aspetti caratteriali sono fondamentali per me; il modulo verrà deciso in base alle caratteristiche della rosa che mi sarà messa a disposizione".
Qual è l'obiettivo della sua Virtus per questa stagione?
"L'obiettivo primario è mantenere la categoria, siamo una matricola. In base alla rosa finale potremmo forse valutare la possibilità di raggiungere altri obiettivi. Ma il primo, ribadisco, è la salvezza".
Giacomo Detomaso